Trump ricomincia a prendersela con Zelensky
Lo si capiva da giorni che le trattative tra Russia e Ucraina, favorite dagli Stati Uniti, si fossero impantanate per l’ennesima volta (o, ancor più precisamente, non fossero proprio ripartite). Uno stallo che non è certo andato giù a Trump, forse convinto di essere vicino all’obiettivo. Non a caso, nelle scorse ore l’inquilino della Casa Bianca ha riservato una nuova stoccata al Presidente Zelensky, definito spregiativamente “il più grande venditore di tutti i tempi”.
Parole pesanti, soprattutto a pochi giorni dai colloqui che si terranno a Washington tra le delegazioni ucraina e americana. Ancora più degna di nota la minaccia USA di non spendere “più un soldo” in favore di Kiev. Trump ha infatti sottolineato che il sostegno all’Ucraina dovrà essere garantito dalla NATO e dai Paesi europei. Le armi americane, in sintesi, dovranno essere pagate da altre capitali occidentali, non più da Washington.
A complicare ulteriormente la situazione per Zelensky il fatto che Trump sia tornato a trattare direttamente con Putin. Il rapporto con il Presidente russo sembra essere certamente migliore rispetto al suo omologo ucraino. Trump ha raccontato di aver avuto un nuovo colloquio con il numero uno del Cremlino, colloquio considerato positivo dal leader MAGA.
Il clima, insomma, è teso da giorni. Zelensky ha del resto respinto come “false” le dichiarazioni del Vicepresidente americano J.D. Vance, secondo cui Mosca avrebbe fatto “concessioni importanti” per avviare un dialogo. “Non ci sono concessioni”, ha replicato Zelensky. “Offrire di ritirarsi da territori che già non controllano non è una concessione”. Ha anche ricordato che fu proprio Washington, lo scorso marzo, a proporre un cessate il fuoco, ora ritenuto inutile da Trump.
Preoccupano anche le parole di Trump sulle garanzie di sicurezza per Kiev: “Non ne abbiamo ancora parlato”, ha detto, smentendo le fonti europee che sbandierano invece progressi. A complicare ulteriormente lo scenario, la Cina ha negato categoricamente le voci secondo cui sarebbe pronta a inviare truppe di peacekeeping in Ucraina su mandato ONU.
Sul terreno, intanto, il Ministero della Difesa russo ha annunciato la conquista di un nuovo villaggio nella regione di Dnipropetrovsk, al di fuori delle zone già rivendicate da Mosca. Con le trattative di pace sempre più in salita e il sostegno americano in forte dubbio, l’Ucraina rischia dunque di affrontare il conflitto in una condizione di crescente isolamento.





