Che spettacolo la Tokyo Tower con il tricolore!
Sin dall’insediamento del nuovo governo italiano, la penisola ha iniziato a guardare il quadrante Indo-Pacifico con occhi diversi. A beneficiarne in particolare il rapporto con India e Giappone, perni della strategia asiatica di Giorgia Meloni. Uno sforzo che in diverse occasioni ha incontrato l’apprezzamento delle controparti. Emblematico quanto avvenuto ieri notte nella capitale nipponica. La Tokyo Tower è stata infatti illuminata con i colori del tricolore italiano in onore della Prima Giornata Nazionale del Made in Italy.
Inevitabile la soddisfazione del ministro Adolfo Urso, che ha condiviso l’immagine dell’iconico edificio. “La Tokyo Tower si tinge per la prima volta con i colori della bandiera di un Paese estero – ha commentato Urso sul proprio profilo Instagram – eccola con il nostro tricolore per celebrare la Giornata Nazionale del Made in Italy. Davvero mozzafiato”.
L’iniziativa è partita dalla Fondazione Altagamma e dai Soci dell’Altagamma Club Tokyo, insieme all’Ambasciata d’Italia a Tokyo. Si tratta della prima celebrazione internazionale di questa giornata. Come si legge sul sito della fondazione, Altagamma “riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana, riconosciute come autentiche ambasciatrici dello stile italiano nel mondo”. Istituita nel 1992 ha come missione quella di “contribuire alla crescita e alla competitività delle imprese dell’industria culturale e creativa italiana”. Altagamma, del resto, è stata la promotrice della Giornata Mondiale del Made in Italy, fissata il 15 aprile, data di nascita di Leonardo da Vinci.
L’ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti, ha commentato così l’illuminazione della Tokyo Tower: “Con questa iniziativa straordinaria, che ho fortemente voluto e abbiamo realizzato grazie a Fondazione Altagamma e ai Soci dell’Altagamma Club di Tokyo, miriamo a promuovere ulteriormente in Giappone il Made in Italy, un marchio che racchiude la qualità, l’innovazione e la tradizione del nostro tessuto imprenditoriale e culturale, tanto apprezzati e amati dai giapponesi”.