Tokyo-New York in soli 60 minuti? Un giorno, nemmeno troppo lontano, probabilmente, sarà possibile.
La Nippon Travel Agency, agenzia di viaggi giapponese, ha infatti dichiarato di voler lanciare un servizio di trasporto spaziale ad alta velocità nel 2030, che potrebbe collegare la capitale locale alle principali città americane.
Da Tokyo agli States: il progetto e i costi
La Nippon ha annunciato il progetto in collaborazione con Innovative Space Carrier Inc., una startup con sede a Tokyo che sviluppa razzi riutilizzabili.
Naturalmente, i costi per vivere una esperienza di questo genere saranno decisamente alti, soprattutto in un primo momento.
Un viaggio di andata e ritorno costerebbe circa 100 milioni di yen, ovvero 657.000 dollari a passeggero.
Le aziende hanno affermato che il veicolo di trasporto verrà lanciato da un sito offshore e sarà in grado di collegare due punti qualsiasi sulla Terra entro un’ora.
“Ci auguriamo che questa iniziativa rappresenti un nuovo punto di partenza per collegare i viaggi spaziali e il turismo”, ha dichiarato il presidente di Nippon Travel, Keigo Yoshida.
Nippon Travel si occuperà della progettazione e del marketing del progetto.
Innovative Space Carrier, invece, si concentrerà sulla riduzione dei costi, aumentando la durata dei voli dei suoi razzi.
Le domande di ammissione anticipate al programma saranno aperte nell’anno fiscale 2026.
L’iniziativa giapponese verrà sviluppata in più fasi. Si partirà con tour a tema spaziale ed esperienze di degustazione gastronomica legate al progetto, per poi proseguire con l’offerta di soggiorni orbitali, entro il 2040.
Lo spazio protagonista del turismo del domani
Negli ultimi 2 anni, aziende come SpaceX, Blue Origin e Virgin Galactic hanno lanciato passeggeri paganti su brevi viaggi suborbitali, segnando importanti traguardi nel 2023 e nel 2024.
Sebbene i prezzi dei biglietti rimangano elevati, i progressi nella tecnologia dei razzi riutilizzabili stanno lentamente riducendo i costi.
Le aziende stanno anche sviluppando concetti di viaggio point-to-point che un giorno potrebbero collegare le principali città del mondo in meno di un’ora.
Governi e agenzie spaziali stanno supportando questi sforzi attraverso nuove normative e partnership infrastrutturali.
Alcuni analisti affermano che nel prossimo decennio i civili potrebbero non solo viaggiare ai confini dello spazio, ma anche soggiornare in stazioni spaziali private.
Il turismo spaziale potrebbe dunque diventare una componente crescente dell’economia globale.





