Bandiere a mezz’asta martedì a New York, con la città che sta tentando di riprendersi dopo la terribile strage avvenuta nel cuore di Manhattan.
Lunedì, un 27enne del Nevada, Shane Devon Tamura, ha fatto irruzione al n° 354 di Park Avenue con il suo fucile M4, uccidendo 4 persone, tra cui un agente del NYPD. Subito dopo, il giovane si è tolto la vita.
Il grattacielo in questione ospita gli uffici di alcune importantissime società, tra cui quelli della National Football League.
Stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe che l’obiettivo di Tamura, un ex giocatore di football al liceo, fosse proprio la sede della NFL.
Una ipotesi che era stata presa in considerazione dagli inquirenti già poche ore dopo la strage.
Il Sindaco di New York: “Continueremo ad indagare”
Lo stesso Sindaco Eric Adams nella serata di ieri ha affermato: “Abbiamo motivo di credere che fosse concentrato sugli uffici della NFL. Continueremo a indagare con i nostri partner federali per assicurarci di trovare la verità”.
Adams ha inoltre spiegato che Tamura ha lasciato un biglietto in cui parlava di soffrire di encefalopatia traumatica cronica, o CTE, una malattia neurodegenerativa legata a ripetuti traumi cranici che colpisce comunemente i giocatori di football.
Un funzionario della polizia di New York ha affermato che il biglietto è stato trovato nella tasca posteriore dei pantaloni del giovane assassino.
La Commissaria Jessica Tisch ha spiegato che, nel suo lungo messaggio, il 27enne attribuiva la colpa della propria malattia alla NFL.
Bisogna tener conto che Tamura non è mai diventato un giocatore professionista. La sua carriera, infatti, si era fermata alla Granada Hills Charter, un liceo in California.
Nel biglietto ha anche implorato i medici di “studiare il mio cervello”, menzionando anche alcuni giocatori che hanno sofferto della malattia, come Terry Long, suicidatosi nel 2005.
“L’incidente sembra essere collegato alla convinzione dell’attentatore di soffrire di CTE e di essere un ex giocatore della NFL”, ha aggiunto Adams.
Il killer ha sbagliato ascensore
Secondo gli inquirenti, dunque, dopo essere entrato nell’edificio, uccidendo l’agente del NYPD Didarul Islam, Wesley LePatner, dirigente di Blackstone, Julia Hyman, della Rudin Management, e Aland Etienne, guardia giurata, ha cercato di raggiungere gli uffici della lega sportiva.
Il killer, però, ha sbagliato ascensore. Una volta raggiunto il 33° piano, si è tolto la vita autoinfliggendosi un colpo di fucile.
Gli investigatori di New York City si stanno ora recando a Las Vegas per perquisire la sua abitazione e indagare su come sia entrato in possesso di due armi da fuoco recuperate sul luogo della sparatoria.




