Tutto pronto per l’Italia-America Friendship Festival
Vicenza si candida quale ponte privilegiato tra Italia e Stati Uniti. Un ruolo non forzato, a dir la verità, visto che la città veneta ospita la più grande comunità americana nel Belpaese. Sono infatti circa 13mila i cittadini USA che vivono a Vicenza. Da evidenziare, inoltre, l’importanza delle opere del Palladio nel forgiare lo “stile federale”, tanto da spingere nel 2010 il Congresso USA a dichiararlo “il padre dell’architettura americana”. Ecco dunque che Vicenza terrà pienamente fede al proprio ruolo, ospitando dal 12 al 14 settembre la prima edizione dell’Italia-America Friendship Festival.
L’iniziativa è stata ideata da Jacopo Bulgarini d’Elci e vede come Istituzioni promotrici il Comune di Vicenza, il Consolato USA a Milano, la National Italian American Foundation e l’Associazione Vicentini nel Mondo. L’evento si avvale inoltre del patrocinio della Regione Veneto e della Provincia.
I temi e gli ospiti in programma
Una trentina in tutto gli eventi in programma (alcuni partiti già da maggio nella cornice di “Verso il Festival”). Convegni, dibattiti, spettacoli, proiezioni cinematografiche e degustazioni sono solo alcuni degli appuntamenti previsti dall’Italia-America Friendship Festival. Coinvolti i luoghi simbolo della città, il cui centro, peraltro, si arricchirà nei giorni della kermesse di un gustoso “food village”.
Agli eventi saranno presenti ospiti di alto profilo. Tra questi Alessandro Vanoli, Massimo Montanari, Marco Follini, Matteo Nucci, Paolo Massobrio, Giovanni Villa, Andy Luotto, Federico Faggin, Nicol.
Infiniti gli spunti d’interesse offerti dall’iniziativa. “Dalla storia di Cristoforo Colombo a quella degli spaghetti al pomodoro – si legge sul sito ufficiale del Comune – Dal vertiginoso confronto tra Omero, Hemingway e Rigoni Stern a quello tra la pittura di paesaggio veneta e americana. Dall’influenza di Palladio su Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti, a quella della musica hip hop sulla scena italiana. E poi ancora gli intrecci tra Italia e America su vino e cucina, sport, moda, economia, e prima ancora negli anni cruciali del Dopoguerra e della ricostruzione. Celebrando poi le leggendarie colonne sonore di Morricone, e la storia di un vicentino che negli USA ha inventato un pezzo di futuro”.
Per il programma completo del Festival rimandiamo al presente link.
 
			 
		     
					





 
                