La finta intervista di Falcone sulla separazione delle carriere
La riforma della giustizia e l’annesso referendum monopolizzeranno il dibattito pubblico per i prossimi mesi. A prescindere da come la si pensi, tuttavia, è sempre opportuno verificare le fonti, soprattutto nell’epoca in cui le fake news sono all’ordine del giorno. Eloquente in tal senso lo scivolone che ha visto protagonisti Nicola Gratteri, attuale procuratore di Napoli, e Il Fatto Quotidiano.
Contrario alla riforma voluta dal governo Meloni, infatti, nel corso della trasmissione diMartedì su La7 Gratteri ha letto una presunta intervista che Giovanni Falcone avrebbe rilasciato a Repubblica nel gennaio 1992. In tale occasione Falcone si sarebbe scagliato contro la separazione delle carriere.
La lettura aveva però suscitato le critiche di quanti dichiaravano che l’intervista in questione in realtà non fosse mai esistita.
…e quella di Borsellino
A fugare ogni dubbio, la stessa testata romana. “Quell’intervista è falsa – ha spiegato Repubblica sul proprio sito – non è mai stata realizzata. Falcone non era ostile alla ipotesi della separazione delle carriere”. Di fronte all’evidenza Gratteri ha spiegato di essersi fidato perché le persone che gliel’avevano girata erano da considerare attendibili.
Il Fatto Quotidiano, del resto, aveva citato nei giorni precedenti la medesima intervista. Non solo: nello stesso pezzo si faceva riferimento a delle analoghe dichiarazioni di Paolo Borsellino. Queste sarebbero state rilasciate nel maggio del 1991 a Michele Santoro durante la trasmissione Samarcanda.
Il Dubbio ha verificato anche tale episodio, dimostrando come mai il magistrato antimafia abbia partecipato a tale trasmissione.
Dimostrata l’inesistenza delle frasi “incriminate”, Marco Travaglio ha però ammesso l’errore. “Quando sbagliamo, diversamente dai bufalari che raccontano volutamente una ventina di balle al giorno, ci scusiamo con i lettori – ha scritto – E lo facciamo oggi per aver preso per buone due citazioni sbagliate di Falcone e Borsellino, riprese da pubblicazioni scritte e online”.





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