Ottobre mese dell’orgoglio italiano
Davvero non si contano le iniziative in giro per il mondo finalizzate a celebrare la cultura e l’identità italiane. Negli Stati Uniti, tuttavia, l’Italian Heritage Month ha un sapore particolare. Con buona pace di chi prova a far passare Cristoforo Colombo per un ebreo spagnolo. Tesi buona per fare visualizzazioni ma infondata dal punto di vista storico. Basta leggere infatti il testamento del navigatore, da cui emerge chiaramente il suo essere genovese.
È proprio ad ottobre, precisamente il 12, che Colombo approdò nel Nuovo Mondo, rivoluzionando la storia mondiale. Il Columbus Day riaccende così ogni anno l’orgoglio di tutti i nostri connazionali: italiani residenti nel Belpaese, italiani all’estero e italo-discendenti.
Lo scorso sabato, ad esempio, abbiamo raccontato del corteo storico tenutosi nella sua città natale e arrivato alla 33esima edizione. Nonostante lo sbarco a Guanahani avvenne, appunto, il 12 ottobre, negli Stati Uniti il Columbus Day si festeggia il secondo lunedì del mese.
Ronzulli: “Colombo non solo un uomo ma un’idea”
In tale occasione si è tenuta a New York la consueta parata, alla presenza d’importanti esponenti delle istituzioni, sia americane che italiane. Tra questi la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, che ha deposto una corona ai piedi della statua realizzata nella seconda metà dell’Ottocento.
“Con Cristoforo Colombo celebriamo non solo un uomo, ma un’idea – ha spiegato Ronzulli, le cui dichiarazioni sono state riportate dall’agenza stampa 9Colonne – l’idea che il coraggio di osare possa aprire nuove strade, che la curiosità possa superare le paure, e che lo spirito umano sia capace di grandi cose quando si pone obiettivi ambiziosi. Questa cerimonia è quindi un’occasione per confermare i forti legami che uniscono l’Italia e gli Stati Uniti, una connessione che ha arricchito entrambe le nazioni, e anche per rendere omaggio agli italo-americani che qui tengono alto il nome del nostro Paese”.
“Essere qui – ha proseguito – è profondamente significativo, perché vogliamo testimoniare la vicinanza delle nostre istituzioni alla comunità italiana negli Stati Uniti e il sentimento di orgoglio verso tutti quei connazionali che qui contribuiscono al progresso e allo sviluppo di questo Paese. Parliamo di uomini e donne che hanno dato un apporto significativo alla cultura, all’economia e alla vita sociale degli Usa, esportando i valori della famiglia, della tenacia, del lavoro duro e della resilienza. A loro, a tutti loro va la nostra riconoscenza”.






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