Onorevole Di Giuseppe, cosa ne pensa?
“È la prima volta che mi capita una cosa del genere. Se non ci fosse un aspetto tragico direi che siamo sul comico, se non sul ridicolo andante. La fonte, del resto, è quella che è: sono dei poveracci. Una follia totale, da condannare per due motivi fondamentali, che non riguardano solo me. Il primo è che si innesca una spirale di mitomani che diventa pericolosa per tante persone, alimentando sentimenti, come l’antisemitismo, che sono peraltro ampiamente condivisi a sinistra”.
“L’altro aspetto pericoloso e codardo è che hanno inserito, con tanto di fotografie, anche i nomi di alcuni ragazzi con doppio passaporto (italiano e israeliano) che stanno combattendo nell’esercito israeliano perché hanno raggiunto l’età per prestare il servizio militare obbligatorio. In questo modo si espongono questi ragazzi a una cosa vomitevole, con delle connotazioni veramente da partito comunista di Lenin e Stalin o da partito nazista di Hitler: questi sono gli unici parallelismi che mi vengono in mente”.
“In questi giorni ho ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà: dagli italiani all’estero, dalla mia comunità politica, dagli amici e anche da parte di tante persone che non conosco. La cosa più incredibile, però, è che ci sono stati anche coloro che, prima di esporsi, hanno chiesto quale fosse la mia posizione sul conflitto israelo-palestinese. Ci rendiamo conto del livello d’ignoranza becera di chi sostiene questo tipo d’iniziative? Una cosa del genere è da manicomio. Si mettono a rischio le persone e per cosa? Per due minuti di gloria e di visibilità”.
Peraltro c’è l’impressione che per le frange radicali spesso il tema del contendere (Medio Oriente, ricorrenze storiche, contrarietà a determinate opere pubbliche ecc.), se non una scusa, sia almeno secondario rispetto all’obiettivo di attaccare e demonizzare l’avversario politico…
“Certo, è tutto così: mettono davanti quelli che non capiscono nulla e trasformano l’argomento di turno (che di per sé sarebbe anche un tema serio e passibile di diverse opinioni) in uno scontro ideologico, in una presa di posizione contro questa o quella persona o quel gruppo politico. Normalmente, ormai, parla chi è astioso, chi è velenoso e sul tema non sa niente. Questo è il minimo comun denominatore”.
“Contro Fratelli d’Italia, da quando siamo al governo, ce n’è una al giorno. Pensiamo solo agli insulti e alle minacce contro Giorgia Meloni e contro sua figlia. Questo perché in molti non hanno appigli concreti a cui aggrapparsi. Speravano che tutto andasse in rovina mentre è successo esattamente l’opposto. Ecco quindi che la sinistra sta andando ai matti. Il vero tema è proprio questo e sarà sempre peggio: più noi otterremo risultati come quelli che sta raggiungendo il governo Meloni più saremo sotto attacco, da un punto di vista anche personale. L’astio nei nostri confronti è direttamente proporzionale a quello che stiamo facendo per l’Italia: le stiamo facendo rialzare la testa dopo decenni di declino totale”.
Lei in passato ha ricevuto anche minacce di morte per le sue battaglie politiche (pensiamo ad esempio alla denuncia che ha aperto la vicenda “Passaportopoli”). Che effetto le fa essere inserito in una “lista di proscrizione”?
“In questo caso bisogna distinguere tra la mia reazione e quella di altre persone finite in quella lista. Per quanto mi riguarda ho le spalle larghe. Anzi, più vedo attacchi del genere e più mi carico, avendo per l’ennesima volta la conferma che siamo sulla strada giusta. Non possiamo però conoscere le reazioni altrui. Ognuno ha la propria sensibilità e il proprio carattere. Penso poi al caso dei ragazzi italo-israeliani che stanno prestando servizio militare in Israele: inserire loro in quella lista è davvero da arresto”.
“Ringrazio inoltre il Presidente della Comunità Ebraica di Roma per avermi espresso solidarietà e vicinanza. Come detto anche a lui, quando si combatte per la libertà io sono sempre in prima linea”.





