Sembra proprio che il torneo di Miami sia quello dedicato a coronare giovanissimi grandi campioni. E’ successo più volte in passato, e quest’anno è la volta dello spagnolo Carlos Alcaraz che a soli 18 anni è in finale al Masters 1000 e domani tenta il colpo grosso.
Lo spagnolo in verità non è proprio una sorpresa perché il suo palmares ha all’attivo 50 match nel circuito mondiale.
Alcaraz è il quarto più giovane di sempre in un torneo di questo livello, il più importante dopo gli Slam. Da 18enni hanno raggiunto traguardi di tale livello mondiale solo Michael Chang in Canada nel 1990, il grande Rafa Nadal proprio a Miami nel 2005 e Richard Gasquet ad Amburgo nel 2005.
Carlos Alcaraz ha vinto la semifinale del Masters1000 di Miami contro il campione in carica, il polacco Hubert Hurkacz, battuto in due tie-break (7-6 7-6). Ad affrontare il fenomeno spagnolo in finale sarà il norvegese Casper Ruud che liquidato l’argentino Francisco Cerundolo.
“Ho una valanga di emozioni – ha raccontato il 18enne spagnolo – in questo momento. E’ qualcosa che sogni da bambino e che si avvera. E’ bello sapere di essere in finale a Miami. Adoro giocare in questa città, su questi campi e in questo stadio. Qui il pubblico è fantastico. Cercherò di ripetermi in finale, pensando di giocare un primo turno qualsiasi e mascherando i nervi. Sono sicuro che mi divertirò e sarà una grande finale”.
Il match di semifinale
Alcaraz ha giocato una partita delicatissima contro Hurkacz, campione nel 2021 sul l’italiano Sinner. Un match combattuto ed emozionante: la chiave è stata la rimonta sotto 5-3 nel 1° set vinto poi al tie-break, nel 2° invece Alcaraz ha salvato due palle break prima di dominare il 2° tie-break. Nessuno dei contendenti è riuscito a strappare la battuta all’avversario. Il servizio di Alcaraz è stato davvero decisivo. Alla fine Hurkacz ha chiuso con 13 ace in 12 turni di battuta, nessun doppio fallo e l’81% di punti fatti con la prima di servizio. Ma alla fine a vincere è stato lo spagnolo che ha avuto un saldo più che positivo tra vincenti e gratuiti (24 a 11) contro il saldo negativo del polacco (27 a 28).