Esame di Maturità 2025: Valditara firma l’ordinanza
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l’ordinanza ministeriale che stabilisce le modalità di svolgimento dell’esame di Maturità per l’anno scolastico 2024/2025. L’esame avrà inizio mercoledì 18 giugno 2025, alle ore 8:30, con lo svolgimento della prima prova scritta.
Le novità
Una delle principali novità riguarda la valutazione della condotta degli studenti. A partire dall’anno scolastico 2024-2025, l’accesso all’esame sarà negato a coloro che presenteranno un voto di condotta inferiore a cinque decimi. Gli studenti con una valutazione di sei decimi dovranno preparare e discutere un elaborato inerente al tema della cittadinanza attiva e solidale, sulla base dei principi costituzionali.
La decisione è stata presa in attuazione alla legge 150/2024, che modifica le linee guida riguardanti la valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di secondo grado. In sostanza, il voto in condotta non soltanto influenzerà l’ammissione all’esame ma avrà anche un impatto significativo sul credito scolastico accumulato dagli studenti, rendendo così il comportamento una componente decisiva della valutazione finale.
Il punteggio più alto per l’esame di Stato potrà essere assegnato esclusivamente agli studenti che avranno ottenuto un voto di comportamento pari o superiore a nove decimi. Questa misura sarà valida anche per il calcolo del credito degli studenti che frequentano, nell’anno scolastico in corso, il terzultimo e penultimo anno.
Requisiti per l’ammissione
Per essere ammessi all’esame di Stato, gli studenti devono aver completato i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (Pcto) o attività assimilabili (l’ex alternanza scuola-lavoro). Le istituzioni scolastiche, sia statali che paritarie, sono incaricate di valutare le attività dei candidati esterni, garantendo così che il percorso formativo degli studenti sia completo e in linea con le aspettative ministeriali. L’obiettivo è quello di garantire che gli studenti non solo acquisiscano conoscenze teoriche ma sviluppino competenze pratiche e comportamentali, fondamentali per affrontare le sfide future.
Le materie d’esame
Il Ministero ha annunciato le materie per la seconda prova scritta dell’esame di maturità per il 2025, suddivise tra licei e istituti tecnici. Per quanto riguarda i licei, le materie sono state così designate:
- Liceo Classico: latino
- Liceo Scientifico (inclusi indirizzi Scienze Applicate e Sportivo): matematica
- Liceo Linguistico: lingua e cultura straniera 1
- Liceo delle Scienze Umane (Diritto ed Economia politica per l’opzione Economico-sociale): scienze umane
- Liceo Artistico: discipline progettuali specifiche
- Liceo Musicale: teoria, analisi e composizione
- Liceo Coreutico: tecniche della danza
Per quanto concerne gli istituti tecnici, le materie d’esame sono:
- Amministrazione, Finanza e Marketing: economia aziendale
- Relazioni Internazionali per il Marketing: lingua inglese
- Sistemi Informativi Aziendali: informatica
- Turismo: lingua inglese
- Costruzioni, Ambiente e Territorio: geopedologia, economia ed estimo
- Informatica e Telecomunicazioni: informatica per i corsi di Informatica e Telecomunicazioni
- Grafica e Comunicazione: progettazione multimediale
- Produzioni e trasformazioni: economia, estimo, marketing e legislazione
- Gestione dell’ambiente e del territorio: economia, estimo, marketing e legislazione
- Viticoltura ed enologia: enologia
Le materie selezionate sono progettate per rispecchiare le competenze richieste dal mercato del lavoro e fornire agli studenti una formazione completa e multidimensionale.
Il commento del Ministro Valditara
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l’importanza di una scuola che premi il merito e prepari gli studenti ad affrontare il futuro con consapevolezza e competenza. “Valorizzare il comportamento dei nostri ragazzi è funzionale a ristabilire il principio della responsabilità individuale, un elemento cruciale nella formazione dei cittadini di domani”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di integrare il comportamento nell’educazione scolastica per formare giovani pronti ad affrontare le sfide future.
La valorizzazione del comportamento degli studenti riconduce all’essenziale principio della responsabilità individuale, un elemento cruciale nella formazione dei cittadini del domani.
L’esame di Stato non è più soltanto un atto formale di conclusione del ciclo scolastico ma diventa un vero e proprio strumento di valutazione dell’intero percorso educativo, ponendo l’accento su valori che trascendono il mero apprendimento accademico e si concentrano sull’integrità e sulla responsabilità sociale degli studenti.
La linea dura per chi aggredisce gli insegnanti
In quest’ottica di cambiamento, il Ministro Valditara ha proposto misure decisive anche per contrastare il fenomeno – ormai sempre più preoccupante – delle aggressioni nei confronti del personale educativo. Il Ministro ha denunciato circa 40 episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e ha deciso di adottare misure drastiche per affrontare questa emergenza.
Per contrastare il fenomeno, sono previste sanzioni economiche per i genitori che aggrediscono i docenti, con multe che variano tra i 500 e i 10.000 euro. Una delle misure più forti è l’introduzione dell’arresto in flagranza per chi aggredisce un docente. Valditara ha sottolineato che la mancanza di rispetto per l’autorità educativa riflette un fallimento della società e che il ripristino del rispetto per gli insegnanti è essenziale per il benessere delle scuole e degli studenti.
Inoltre, le pene per le aggressioni saranno inasprite: passeranno da cinque anni a sette anni e mezzo, mentre quelle per oltraggio andranno da tre a quattro anni e mezzo. L’obiettivo è quello di restituire l’autorevolezza a docenti, dirigenti e personale ATA.





