“Tra i due litiganti …”. E’ proprio il caso di dirlo, tra gli Stati Uniti concentrati a programmare le prossime missioni lunari e la Russia che ha cercato di battere tutti sul tempo registrando però l’insuccesso di Luna-25, è l’India a segnare una svolta nei voli spaziali alla conquista della Luna.
La missione Chandrayaan-3 è stata coronata da successo. Il modulo di atterraggio lunare (lander) Vikram, dopo una discesa automatizzata durata circa 20 minuti, ha completato con successo l’atterraggio morbido nella regione del polo sud lunare. Lo conferma l’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (Isro).
L’India è dunque la quarta potenza a conseguire questo risultato dopo Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina e la sua missione è particolarmente importante perché il rover Pragyan, trasportato dal lander Vikram potrà per la prima volta esplorare una regione (quel sud polare) della Luna che potrebbe potenzialmente essere ricca di ghiaccio e dunque d’acqua. Il rover a sei ruote Pragyan è dotato di strumenti scientifici attraverso i quali mapperà il territorio e analizzerà la composizione della superficie lunare.
“È un giorno storico”, ha commentato il premier indiano Narendra Modi dopo aver seguito le fasi dell’allunaggio in collegamento dal Sud Africa.
L’intera nazione ha partecipato attraverso i social il loro entusiasmo, giunto – lo ricordiamo – anche a seguito del fallito tentativo di Chandrayaan-2, che nel 2019 aveva mancato l’allunaggio schiantandosi al suolo a 600 chilometri dal polo sud lunare.
“Sportivamente” il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov si è congratulato con il suo omologo indiano Subramanyam Jaishankar definendo l’allunaggio di Chandrayaan-3 come “un risultato davvero impressionante”.
Tutte le fasi sono state seguite in diretta dal Centro di controllo in India grazie alle immagini fornite dagli strumenti ottici di bordo, che hanno permesso di riprendere la fase di avvicinamento. Tutto è andato per il meglio, il Deep Space Network della Nasa in Australia ha cominciato a ricevere il flusso dei dati di telemetria del lander a soli dieci minuti dal touchdown,.
La missione indiana
Chandrayaan-3, lanciata lo scorso 14 luglio dal Centro Spaziale Satish Dhawan in India, è entrata nell’orbita lunare il 5 agosto. Il 17 agosto il modulo di discesa (il lander Vikram da 1.700 chilogrammi) si è separato dal modulo di propulsione per poi prepararsi alla discesa. L’ora X è scattata il 23 agosto quando in Italia erano le ore 14:14. Dopo l’avvio della sequenza di comandi per l’atterraggio automatizzato, il lander ha attivato i motori per frenare e controllare il suo avvicinamento al suolo. Dopo la prima fase di frenata brusca che ha portato il lander ad abbassarsi da 30 a 7,4 chilometri di altezza, c’è stata poi una seconda fase di frenata più dolce, durata tre minuti. Infine la discesa verticale, che ha portato il lander a scendere da 800 metri di altezza fino a toccare il suolo quando in Italia erano le 14:34.