La Casa Bianca su TikTok: “America, siamo tornati!”
L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato ieri il suo primo account ufficiale su TikTok, nonostante il destino della piattaforma cinese sul suolo americano rimanga incerto. Nel video d’esordio condiviso dalla Casa Bianca sul nuovo profilo, Trump dichiara: “Ogni giorno mi sveglio determinato a offrire una vita migliore per la gente di questa nazione. Io sono la vostra voce”. La descrizione del post recita: “America, siamo tornati!”.
Nel profilo della Casa Bianca si legge: “Benvenuti nell’età dell’oro dell’America”.
L’apertura del profilo è importante per diverse ragioni. Non solo perché tale social è solitamente utilizzato dai più giovani, evidenziando la scelta di Donald Trump di raggiungere tutte le classi d’età. Ma anche perché l’app cinese è da tempo al centro di un duro braccio di ferro tra gli USA e la Cina.
TikTok è infatti finita nel mirino delle Autorità statunitensi, che hanno imposto alla compagnia madre cinese, ByteDance, di vendere o trasferire le sue attività negli Stati Uniti. L’ultima estensione del termine, approvata da Trump nel mese di giugno, ha spostato la scadenza per l’eventuale vendita al 17 settembre. In una nota ufficiale, TikTok aveva espresso gratitudine verso l’amministrazione per il supporto volto a mantenere accessibile la piattaforma ai suoi oltre 170 milioni di utenti e alle 7,5 milioni di aziende americane.
La mossa dell’amministrazione Trump di creare un profilo sulla piattaforma potrebbe suggerire che l’app sarà attiva sul territorio statunitense anche dopo il termine fissato a settembre.
A questo punto ci sia consentita una disgressione. Si dice infatti che l’Italia sia spesso una precorritrice dei tempi a livello politico, rappresentando un vero e proprio laboratorio. Quando Silvio Berlusconi dominava la scena nazionale era considerato un’anomalia a livello globale. Salvo poi fare scuola in mezzo Occidente. Ebbene, anche su TikTok Berlusconi sembra aver fatto da apripista. Era infatti il 2022 quando, in vista delle elezioni politiche, il Cavaliere aprì un suo profilo, macinando record su record. A dimostrazione di quanto, in fatto di comunicazione, Berlusconi non fosse secondo a nessuno.