Dal 14 marzo al 13 maggio, l’Istituto Italiano di Cultura di New York ospita la mostra Dialogues between Italy and America: Jannis Kounellis, Maria Lai, Lucio Pozzi. Una esposizione realizzata in collaborazione con Magazzino Italian Art, che mette in risalto le opere di tre artisti che hanno contribuito al dialogo culturale tra l’Italia e l’America.
Magazzino Italian Art: un ponte culturale tra Italia e Stati Uniti
Magazzino Italian Art è l’unico museo americano dedicato all’arte italiana. Situato a New York, Cold Spring, è stato fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu, ponendo un’attenzione particolare all’Arte Povera.
La collezione permanente di Magazzino include opere di artisti quali Jannis Kounellis, Luciano Fabro, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto. Il museo organizza mostre temporanee, programmi educativi e collaborazioni internazionali. Recentemente, ha inaugurato una nuova ala espositiva, dove si può ammirare una collezione di vetri di Murano e spazi per esposizioni temporanee.
L’Arte Povera: una rivoluzione artistica italiana
L’Arte Povera è un movimento artistico nato in Italia negli anni ‘60, caratterizzato dall’utilizzo di materiali poveri come legno, ferro, pietre e stracci. Gli artisti di questo movimento volevano sfidare le convenzioni artistiche tradizionali, enfatizzando l’esperienza sensoriale e la relazione tra arte e vita.
Jannis Kounellis è stato uno dei principali esponenti dell’Arte Povera. Noto per le sue installazioni che integravano materiali industriali e organici, ha creato opere di forte impatto visivo ed emotivo.
L’arte italiana del dopoguerra e contemporanea negli Stati Uniti
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’arte italiana ha vissuto una fase di rinnovamento e sperimentazione, influenzata dal panorama artistico internazionale e influenzando a sua volta. Negli Stati Uniti, l’interesse per l’arte italiana del dopoguerra è cresciuto grazie a mostre, collezioni private e istituzioni come Magazzino Italian Art, che hanno promosso la conoscenza di movimenti tra cui appunto l’Arte Povera. Artisti come Lucio Fontana, Piero Manzoni e Alighiero Boetti hanno esposto negli USA, contribuendo a consolidare i legami artistici tra i due Paesi.
La mostra: un dialogo tra tre maestri dell’arte italiana
La mostra Dialogues between Italy and America offre una panoramica sulle opere di Jannis Kounellis, Maria Lai e Lucio Pozzi, evidenziando le diverse espressioni dell’arte italiana contemporanea.
Jannis Kounellis (Il Pireo, 1936 – Roma, 2017), pittore e scultore greco naturalizzato italiano, è una delle figure centrali di un’Arte Povera ma sicuramente coraggiosa, che ha rivoluzionato la scena contemporanea. Le sue installazioni hanno l’obiettivo di espandersi oltre i limiti fisici del quadro, instaurando un legame tra l’opera e l’ambiente intorno.

Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013), nota per le sue opere tessili, è definita dal critico Giorgio Di Genova come una poetica amanuense del cucito. L’artista ha esplorato temi legati alle antiche tradizioni della Sardegna e alla memoria collettiva. La sua storia è simbolo di emancipazione femminile. Maria Lai ha trasformato quello che sarebbe dovuto essere l’ordinario lavoro al telaio o in cucina, nella sua arte, riuscendo così ad evadere da un futuro prescritto.

Lucio Pozzi, artista milanese, naturalizzato statunitense, quest’anno festeggia il suo novantesimo compleanno ed è riconosciuto per la sua versatilità artistica, spaziando dall’astrazione alla figurazione. Artista eclettico, sfida le convenzioni attraverso un approccio sperimentale alla pittura e all’istallazione. La sua arte invita lo spettatore ad interrogarsi sulla percezione e sul significato dell’opera, privilegiando il processo creativo rispetto al risultato finale.






