La MTA, società responsabile dei trasporti pubblici di New York, è finita nuovamente nel mirino del governo federale.
Martedì i funzionari della Federal Transit Administration hanno infatti affermato che stanno valutando di tagliare i fondi destinati alla società, sostenendo che i dirigenti dell’agenzia continuano a sottovalutare i rischi che i lavoratori della New York City Transit affrontano sul lavoro.
Joe DeLorenzo, Responsabile della sicurezza presso la FTA, ha spiegato che la MTA ha ripetutamente utilizzato “approcci analitici imperfetti” nello sviluppo di un nuovo piano di sicurezza.
Quest’ultimo era stato imposto dal governo federale dopo che un lavoratore della metropolitana venne investito mortalmente da un treno nel novembre 2023 e un altro lavoratore era rimasto gravemente ferito nel giugno 2024.
DeLorenzo ha concesso alla MTA 30 giorni di tempo per presentare un nuovo piano, pena la perdita dei fondi federali per la sicurezza. Non ha chiarito tuttavia con esattezza l’entità del taglio.
La FTA: “No alle prese in giro quando si parla di sicurezza”
“Sono turbato dal fatto che la MTA non abbia rafforzato le misure di sicurezza a seguito di gravi incidenti, uno dei quali ha causato la morte di un lavoratore dei trasporti pubblici”, ha invece dichiarato l’Amministratore della FTA, Marc Molinaro. “Non accetteremo più di essere presi in giro su questioni di sicurezza. Da nessuno, da nessuna parte”.
L’anno scorso, durante l’amministrazione Biden, il governo federale ha pubblicato un rapporto in cui si affermava che la metropolitana di New York aveva registrato un picco di incidenti nel 2023.
Il rapporto ha stabilito che esiste una “combinazione di condizioni e pratiche pericolose tale da comportare un rischio sostanziale di morte o lesioni personali” nel sistema di trasporto pubblico.
Il governo federale guidato da Biden ha respinto un piano di sicurezza della metropolitana inizialmente presentato dalla MTA.
Gli enti preposti guidati del governo Trump, a gennaio, hanno successivamente respinto un secondo piano di sicurezza promosso dalla società.
La MTA: “La cosa non ci sorprende”
Tuttavia, i dirigenti della MTA hanno affermato che l’avvertimento di martedì era solo un tentativo di vendetta nei confronti dell’agenzia.
Quest’ultima, infatti, nei mesi scorsi non ha rispettato la direttiva di Trump di porre fine ai pedaggi del Congestion Pricing.
“Non ci sorprende ricevere questa lettera all’improvviso ora”, ha dichiarato il portavoce dell’MTA, John McCarthy.
“Chiaramente non era una questione urgente per Washington finché non si è deciso che era giunto il momento di inviare un’altra lettera e un altro comunicato stampa”.
All’inizio di quest’anno, il Dipartimento dei Trasporti ha tentato di sospendere altri finanziamenti federali destinati alla MTA in risposta ai pedaggi. La mossa è stata poi bocciata da un giudice federale.





