I Gheddafi pronti a tornare alla vita politica
Gioire per l’arresto di qualcuno, anche quando si tratta di un rivale politico, non rappresenta di norma un distintivo di civiltà. Ciò vale anche per noi italiani, particolarmente bersagliati dalla folle politica mediterranea di Sarkozy, nonché dalle risatine in mondovisione contro l’allora premier Silvio Berlusconi. Come è noto, le scelte dell’ex inquilino dell’Eliseo provocarono infiniti lutti e devastazioni al Paese libico, aprendo al contempo la via per l’Europa a milioni di migranti. Tali riflessioni, tuttavia, non possono applicarsi a Saif al-Islam Gheddafi, il cui padre venne barbaramente linciato anche a causa delle scelte anglo-francesi.
Ecco dunque che Gheddafi Jr. si toglie ora qualche sassolino dalla scarpa, tanto più che l’inchiesta che ha coinvolto l’ex presidente francese c’entra proprio con i rapporti allora intessuti con il Paese nordafricano.
“In questa notte del 2011 – ha scritto Gheddafi in un post su X – ero sdraiato nel deserto di Zamzam, ferito, inseguito dagli aerei della Nato e dai suoi agenti a terra. Sarkozy dormiva all’Eliseo. Oggi, eccomi qui a dormire nella mia bella camera da letto, e Sarkozy dorme nella sua terrificante cella di isolamento. Ho lavorato per quattordici anni per arrivare a questo momento”.
Per quanto riguarda invece l’inchiesta vera e propria, Ahmad Qadhaf al-Dam, cugino dell’ex leader libico, ha raccontato di come alle presidenziali francesi del 2007 Tripoli avesse sostenuto proprio Sarkozy. L’obiettivo, ovviamente, era quello di disporre all’Eliseo di un politico amico.
Parigi avrebbe dunque commesso uno sconsiderato voltafaccia, secondo quanto raccontato dal cugino di Gheddafi alla trasmissione Tawatur Aali, in onda sull’emittente Al Mashhad.
“È ridicolo dire che la Francia abbia preso denaro solo dalla Libia – ha specificato il cugino di Gheddafi – In Occidente tutti i candidati, partiti e leader ricevono sostegni da Stati, aziende o individui. Tutti partecipano a questo bazar. Anche la Libia investì allora per i propri interessi”.
“Il ritorno della famiglia Gheddafi alla vita politica – ha assicurato – è vicino”.





