Il Palapartenope gremito in ogni ordine di posto ha fatto lievitare ulteriormente le speranze di una “remuntada” del centrodestra in Campania. Tante le bandiere di Fratelli d’Italia, primo partito per consensi a livello nazionale, meno quelle degli altri partiti. Moltissimi i tricolori a fare da sfondo alla parata a Napoli dei leader della maggioranza per provare a riaprire una partita che un mese fa sembrava avere un esito scontato.
La kermesse elettorale a sostegno del candidato alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli, è stata un crescendo di decibel e di adrenalina che ha raggiunto il suo picco con l’intervento della premier Giorgia Meloni.
La mossa del centrodestra
Con una Puglia data per persa, il governo ha deciso di puntare tutto sulla Campania, ritornata in bilico per effetto della buona scelta del candidato presidente, la cui concretezza unita a un riconosciuto rigore istituzionale, sta facendo breccia in un elettorato che sembrava essersi assuefatto alle logiche deluchiane. I pienoni in serie di Cirielli sono la rappresentazione plastica del sentiment di una parte sempre più cospicua dei cittadini-elettori.
Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha fatto da apripista. Poi è toccato a Matteo Salvini, che è entrato subito a gamba tesa, definendo Maurizio Landini “uno scioperante di professione”, fortemente criticato per la proclamazione sistematica degli scioperi fissi del venerdì in queste settimane.
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha scaldato i cuori di buona parte della platea ricordando il fondatore del centrodestra e di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Quando Tajani ha chiuso il suo intervento si è intonato in sala il coro “Chi non salta, comunista è”, che ha fatto da colonna sonora a tanti comizi berlusconiani. Un’introduzione al gran finale affidato a Giorgia Meloni.
Giorgia Meloni all’attacco del duo De Luca-Fico
La presidente del Consiglio ha evidenziato il lavoro dell’esecutivo a Caivano, le contraddizioni del rapporto tra De Luca e Fico, nemici giurati per anni prima del matrimonio di convenienza per cercare di salvare fedelissimi e poltrone.
La leader di FdI ha voluto rinfrescare la memoria agli antagonisti di Cirielli: “Diceva Roberto Fico che il modello De Luca non rappresenta il futuro della Campania. Oggi però è pronto a perpetuare quel modello. Vorrei chiedere a Roberto Fico se il modo di governare di De Luca va bene così com’è e se va perpetuato”.
E ancora: “Il Movimento 5 Stelle lo ha descritto per anni come un sistema clientelare, che soffocava le persone oneste in Campania. Mentivano allora, oppure hanno deciso che alla fine era meglio far parte di quel sistema piuttosto che combatterlo, perché delle due l’una: le due cose non stanno insieme”.
Sarcastica la sua conclusione: “Se non fosse una cosa serissima, sarebbe quasi esilarante, perché oggi abbiamo quello che era ritenuto il più impresentabile degli impresentabili, che va a chiedere i voti per un altro che considerava un incapace. E quello che era additato come un incapace va a chiedere i voti per colui che diceva essere un impresentabile. Uno vorrebbe dire ‘la commedia napoletana’, ma la commedia napoletana è una cosa molto più nobile di quello che stiamo vedendo qui..”.
Forti mugugni in sala per le litanie propagandistiche del presidente uscente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a proposito delle liste d’attesa nella sanità. Numeri e indicatori inchiodano impietosamente la sua decennale gestione.
La premier ha chiesto uno sforzo ai presenti
Rivolgendosi agli elettori al termine del comizio del centrodestra a Napoli in vista delle regionali, Giorgia Meloni ha fatto una vibrante chiamata al voto: “Andate in ogni piazza, in ogni quartiere, in ogni strada della Campania e parlate di questo: parlate di Edmondo Cirielli, del nostro programma, delle nostre idee, di ciò che desideriamo costruire anche in questa terra fiera e orgogliosa. Raccontate che c’è un’alternativa alla rassegnazione, un’alternativa ai fallimenti, al clientelismo, alle prese in giro, alle fritture di pesce per ottenere voti, ai voltagabbana, a chi ha rinnegato tutto pur di sedere su una poltrona. E raccontate che quell’alternativa si chiama centrodestra, si chiama Fratelli d’Italia, si chiama Edmondo Cirielli”.
L’impegno assunto da Edmondo Cirielli
Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra alla Regione Campania, è partito dall’obiettivo primario: “Vogliamo liberare la Campania da una cricca di potere che ci ha messo in ginocchio”.
“Ringrazio i leader del centrodestra, le quattro liste e in maniera particolare i vicepremier Salvini e Tajani, Maurizio Lupi e la premier Giorgia Meloni. Li ringrazio perché aver messo un’alta carica del governo in questa campagna elettorale ha dimostrato che amano la Campania, ci tengono e ci mettono la faccia”, ha aggiunto il sottosegretario agli Esteri.
Cirielli ha calato l’asso sul tavolo con un doppio annuncio: “Firmerò un patto con gli elettori sulla sanità, sul lavoro, sull’assistenza sociale in maniera particolare per i pensionati e sulla sicurezza”.
Occhio di riguardo inoltre per chi è più anziano e fragile: “È arrivato il momento di dare un sostegno ai pensionati con le pensioni minime, dando un sostegno con almeno 100 euro al mese in più”.




