Giovanni da Verrazzano, l’esploratore fiorentino “torna” a New York
Gli italiani, in particolare gli italiani d’America, nutrono verso Cristoforo Colombo una più che legittima venerazione. Devozione senz’altro giustificata dall’eccezionalità del personaggio. Eppure il genovese non fu l’unico esploratore nato nel Belpaese a fare la storia dell’America. Un altro connazionale ebbe infatti il merito di scoprire e cartografare per primo la costa orientale degli attuali Stati Uniti. Giovanni da Verrazzano, nato nel 1485 a Greve di Chianti, nel castello di famiglia vicino Firenze, è fortunatamente oggetto di una vivace riscoperta.
Fondamentale in tal senso l’anniversario dei 500 anni dal suo arrivo nella Baia di New York, che cade appunto il 17 aprile. Il fiorentino comandava la nave Delfina, fornitagli dal re di Francia Francesco I insieme ad altre 3 caravelle, perdute in una tempesta poco dopo la partenza.
Per l’occasione Beaver Lake Pictures, in collaborazione con Rai Documentari, ha realizzato il docufilm Giovanni Da Verrazzano: Dal Rinascimento a New York City, girato pressoché integralmente in Toscana. L’esploratore è stato interpretato da Carlo Pedersoli Jr., figlio del celebre Bud Spencer, mentre il popolare Neri Marcorè è la voce narrante. Regista è invece Giuseppe Pedersoli.
Le prime negli USA e in Italia
Negli Stati Uniti la prima proiezione si svolgerà al Paley Center di New York. Questa si terrà proprio il 17 aprile ed è stata organizzata in collaborazione con la NIAF (National Italian American Foundation). Per quanto riguarda invece l’Italia, la prima sarà il 23 aprile al Salone dei 500 di Palazzo Vecchio, a Firenze.
Come evidenziato all’inizio, l’esploratore non ha ricevuto lo stesso riconoscimento di altri grandi protagonisti dell’epoca delle scoperte geografiche. Eppure il quinto centenario dell’arrivo nella baia di New York sta facendo crescere l’attenzione su questa figura straordinaria. Un’attenzione che il docufilm realizzato dalla Rai non potrà che aumentare. Un’occasione preziosa, dunque, per approfondire il contributo dei nostri connazionali alla storia del nuovo mondo e per mantenere vivo l’orgoglio della nostra identità.





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