Cresce il numero degli italiani all’estero
Secondo quanto riportato in un documento ufficiale presentato dal Governo Meloni al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), il numero di cittadini italiani residenti stabilmente fuori dai confini nazionali e iscritti regolarmente all’AIRE ha superato quota 7,3 milioni.
La relazione, firmata dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, è stata sottoposta all’attenzione del Comitato di Presidenza del CGIE, riunitosi a Roma tra il 29 settembre e il 3 ottobre. Il testo delinea le linee guida dell’esecutivo per le politiche verso le comunità italiane nel mondo, toccando ambiti come i servizi consolari e la diffusione della lingua e della cultura italiana.
“Il Sottosegretario Silli ci ha fornito i numeri aggiornati degli iscritti all’AIRE, che sono 7 milioni e 300 mila – ha commentato la Segretaria Generale del CGIE Maria Chiara Prodi – è impressionante la velocitĂ con cui questo numero aumenta e l’unica risposta possibile è un lavoro congiunto delle istituzioni per far fronte a tutte le problematiche che questa cifra comporta”.
Il governo ribadisce in questo modo il proprio impegno verso la diaspora. Nella relazione, infatti, si sottolinea il ruolo centrale del CGIE come partner istituzionale e si conferma che il supporto alle collettivitĂ italiane oltreconfine resta una prioritĂ .
Boom di passaporti rilasciati
Il documento evidenzia inoltre la tendenza costante all’aumento dell’emigrazione italiana, che continua a crescere nonostante l’adozione di misure più restrittive da parte dell’esecutivo.
Tra gennaio e agosto 2025, le sedi consolari hanno rilasciato quasi 400.000 passaporti. Sono inoltre già 174 i Consolati abilitati all’emissione della Carta d’Identità Elettronica (CIE), con l’obiettivo di coprire l’intera rete consolare entro la fine dell’anno. Dal 3 agosto 2026, infine, le vecchie carte d’identità cartacee non saranno più valide.
Il governo ha previsto anche uno stanziamento straordinario di 4 milioni di euro destinato ai Consolati, che sarà ripartito tenendo conto del numero di passaporti emessi da ciascuna sede. A questo si aggiunge l’introduzione del nuovo Documento di Viaggio d’Emergenza (ETD) conforme agli standard europei.
