Forza Italia contro Elly Schlein
La riforma della cittadinanza continua ad agitare il dibattito politico italiano. Tra la difesa delle istanze degli italiani all’estero e le polemiche strumentali sta andando infatti in scena un duello rusticano. Tra i detrattori della riforma non poteva mancare la segretaria dem, Elly Schlein. Questa ha definito la legge “una stretta incomprensibile”, accusando l’esecutivo di voler “rubare il diritto alla cittadinanza” a milioni di italo-discendenti. Non si è fatta attendere la replica del centrodestra. In una nota, ad esempio, i Coordinatori di Forza Italia del Nord e Centro America hanno preso posizione contro gli attacchi provenienti da via del Nazareno. “Leggiamo con stupore le dichiarazioni della segretaria Elly Schlein”, recita il comunicato stampa, riportato anche dall’AISE.
“Ciò che risulta davvero incomprensibile è la pretesa che la cittadinanza italiana possa essere trasmessa all’infinito, senza alcun limite, anche a chi non ha mai avuto un legame concreto con il nostro Paese”. Gli estensori, spiegano, non reputano la riforma della Cittadinanza “una chiusura ma un atto di responsabilità”.
Il partito di Tajani: “Proteggere il valore della cittadinanza, no ad automatismi burocratici”
“È illogico pensare che la cittadinanza italiana possa essere concessa automaticamente – spiega il partito azzurro – generazione dopo generazione, prescindendo da qualsiasi reale connessione con l’Italia. Il nuovo testo garantisce il principio dello ius sanguinis. Rispettiamo profondamente la nostra diaspora e chi ha portato l’Italia nel mondo con orgoglio, lavoro e sacrificio. Ma proprio per onorarla dobbiamo proteggere il valore della cittadinanza, evitando che diventi un automatismo burocratico privo di significato”.
“In un contesto globale in cui proliferano abusi e pratiche di commercializzazione dei passaporti italiani – proseguono gli estensori – serve rigore. Fare opposizione con slogan è facile. Governare con responsabilità e visione, come sta facendo il centrodestra, significa difendere l’identità italiana senza rompere i legami con gli italiani nel mondo”.





