A Pine Brook si sono incontrati italo-americani e latinos filo Trump
Nonostante la narrazione a reti unificate, numerose sono le minoranze etniche che non si consegneranno armi e bagagli a Kamala Harris il 5 novembre. Negli scorsi giorni abbiamo smontato la tesi per cui gli italo-americani sarebbero prevalentemente schierati in senso democratico. Al contrario, con il tempo le politiche economiche, fiscali e identitarie dei democratici hanno fatto passare la maggioranza relativa dei nostri connazionali con Donald Trump.
Anche gruppi etnici meno benestanti e di più recente immigrazione, tuttavia, sono comunque distanti dal pronunciarsi in senso plebiscitario in favore dell’attuale vicepresidente USA. È il caso ad esempio dei latinos, tra i quali non pochi sono quelli che voteranno per il tycoon.
In tal senso è interessante un incontro tenutosi a Pine Brook, tra Miami e Palm Beach (Florida), a cui hanno partecipato i rappresentanti di entrambe le comunità. Presente un centinaio di persone – come riporta l’Agi – oltre ad alcuni importanti esponenti del GOP. Tra questi, ad esempio, l’ex governatore e senatore Rick Scott, nonché l’ex governatore del Texas ed ex Segretario per l’Energia sotto Trump tra il 2017 e il 2019 Rick Perry. Insieme a loro, l’analista nonché consigliere di Trump George Guido Lombardi, il cui cognome denota ovviamente origini italiane.
I temi caldi
I temi emersi nel corso del meeting sono quelli che probabilmente risulteranno decisivi alle urne. In Italia si percepisce solo in parte quanta insofferenza vi sia nei confronti delle politiche economiche del duo Biden-Harris. Non solo, l’illegalità diffusa e l’insicurezza dilagante pongono una seria ipoteca sulle chance democratiche di rimanere alla Casa Bianca.
Come spiega Guido Lombardi, la comunità latino-americana della Florida conosce purtroppo sulla propria pelle cosa significhi vivere in regimi di estrema sinistra. La maggior parte di loro, infatti, viene da Paesi come Cuba e il Venezuela, nutrendo “un profondo sentimento anticomunista”.
“Queste persone – continua il consigliere di Trump – hanno vissuto il comunismo sulla propria pelle, lo conoscono e lo temono, molti latini sostengono i repubblicani non solo per una questione politica, ma come opposizione forte alla sinistra estrema”.
Per quanto invece riguarda gli italo-americani, oltre agli argomenti già evidenziati, vi è anche un discorso di affinità con il governo di Giorgia Meloni, guardato con molto interesse dai conservatori di ogni parte del mondo.
“Meloni è un esempio di leadership forte, di qualcuno che è rimasto fedele ai suoi principi – prosegue l’analista – è una figura ammirata qui, specialmente tra chi ha mantenuto un legame profondo con le proprie radici italiane e con i valori tradizionali”.





