È andato in scena un teatrino annunciato. Quattro gare rinviate, le Asl protagoniste e una Lega, quella di Serie A, che si è trovata spiazzata davanti all’ondata di Covid che ha travolto l’Italia senza adeguare in tempo il regolamento per il campionato. Juve-Napoli, alla fine, si è giocata e gli azzurri, nonostante le tante assenze, sono riusciti a strappare con merito un punto allo Stadium contro una squadra, quella di Allegri, che ha dimostrato ancora una volta la sua scarsa propensione al gol.
Le immagini, brutte, si sono viste invece a Bologna, dove la squadra di casa è stata bloccata dall’azienda sanitaria locale e l’Inter, invece, è scesa in campo al Dall’Ara già consapevole che la partita non si sarebbe giocata. I ragazzi di Mihajlovic rischiano addirittura la sconfitta a tavolino: la società rossoblù, infatti, aveva comunque caricato la distinta di gioco sul portale della Lega la sera precedente alla gara: la stessa è finita nelle mani dell’arbitro, che ne ha consegnato una copia anche all’Inter. Tanto basterebbe per dare il 3-0 ai nerazzurri e per evitare che la partita si giochi, come invece dovrebbe accadere per Atalanta-Torino, Salernitana-Venezia e Fiorentina-Udinese.
Il nuovo protocollo: bastano 13 calciatori
Proprio ieri la Lega Serie A ha reso noto il nuovo protocollo che sarà utilizzato “in via transitoria, eccezionale e limitatamente alla corrente stagione sportiva 2021/2022”. Nel dettaglio, si legge nel protocollo, “qualora uno o più calciatori dello stesso Club risultassero positivi al virus SARS-CoV-2 la gara sarà disputata, secondo il calendario di ciascuna competizione, purché il Club in questione abbia almeno tredici calciatori (di cui almeno un portiere) tra quelli iscritti nelle rose della Prima Squadra e della formazione Primavera nati entro il 31 dicembre 2003”, risultati negativi ai test entro la mezzanotte del giorno precedente il giorno di gara.
“Qualora il Club non disponga del numero minimo di calciatori la Lega delibererà di conseguenza”, prosegue il documento. “Qualora il club sia in grado di disporre del suddetto numero minimo di calciatori e comunque non presenti in campo la squadra, subirà le sanzioni previste dall’articolo 53 delle NOIF”, ovverosia la sconfitta per 3-0 a tavolino.
Milan, dimostrazione di forza. Furia Mourinho
Protocollo e rinvii a parte, ieri s’è giocata mezza giornata di Serie A. Il Milan ha accorciato momentaneamente sull’Inter grazie a una vittoria, non senza polemiche, sulla Roma a San Siro. La partita è finita 3-1 e con la Roma in 10 per le espulsioni di Karsdorp e Mancini. L’arbitro Chiffi decisivo con un rigore assegnato al Milan nel primo tempo per un presunto mani di Abraham su tiro di Theo Hernandez. Mourinho, furioso, ha definito “senza personalità” il fischietto padovano. Secondo lo Special One, invece, il VAR Aureliano ha voluto “fare il fenomeno”. Per la Roma, comunque, un’occasione persa per avvicinarsi alla zona Champions.





