Decine di corpi ammassati uno sull’altro sono stati trovati in un camion a noleggio U-Haul, parcheggiato nel centro di Brooklyn nei pressi di una agenzia funebre.
Da giorni il furgone stazionava nella strada senza destare sospetti tra i residenti, solo ieri quando l’aria e’ diventata irrespirabile per l’odore nauseabondo che fuoriusciva dal furgone, i passanti si sono insospettiti e hanno chiamato la polizia.
Immediatamente si sono recate sul posto 2 auto della NY Police Department e i vigili del fuoco che hanno forzato la serratura delle porte posteriori del mezzo scoprendo l’orrore che conteneva: circa 60 corpi ammassati uno sull’altro, uomini e donne, in stato di avanzata decomposizione; una scena da film horror che ha fatto rabbrividire anche gli agenti, abituati a scene di crimine giornaliere nella Grande Mela.
Sono state allertate le autorità giudiziarie che hanno inviato sul luogo decine di uomini, ricoperti da dispositivi di protezione individuali per precauzione al contatto, che hanno provveduto al trasferimento dei cadaveri in mezzi con condizionatori refrigeranti e il proprietario dell’agenzia funebre e’ stato immediatamente interrogato. I poliziotti che si sono introdotti nella sede dell’agenzia hanno riferito di dipendenti al lavoro senza alcun dispositivo di protezione.
Da indiscrezioni degli inquirenti, pare che il proprietario si sia giustificato dicendo che i corpi erano lì in attesa di essere cremati- ma si era rotto il sistema di congelamento installato nel furgone e non aveva trovato altri mezzi disponibili.
L’ uomo probabilmente nei prossimi giorni sarà arrestato e dovrà rispondere di vari reati tra cui: violazione delle leggi sanitarie e provocata epidemia, gli investigatori dovranno scoprire anche se era consuetudine dell’agenzia noleggiare furgoni per il trasporto di persone decedute per Covid-19.
Particolarmente scioccati i residenti dei palazzi circostanti che hanno visto fuoriuscire dal mezzo un fluido maleodorante, ” Un orrore nell’orrore del Coronavirus- ha dichiarato un uomo di mezza eta’- la mancanza di rispetto verso la morte è riprovevole, in quel furgone ci poteva essere un nostro amico, parente. ”
L’episodio di Brooklyn ne segue un’altro altrettanto scioccante-accaduto all’inizio della emergenza sanitaria. Nella prima decade di Aprile per affrontare l’emergenza vittime del Coronavirus, le Autorità locali hanno deciso di utilizzare fosse comuni, sciate a Hart Island – isola vicino al quartiere del Bronx – per tumulare i morti che dopo due settimane nessuno aveva reclamato.
Lo Stato di New York è il principale hotspot dell’epidemia negli Stati Uniti con 310.000 casi di contagio e 23.789 morti.