Sono iniziate oggi le “consultazioni” del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, passaggio formale che da inizio alla procedura di conferimento dell’incarico per la formazione del Governo. Se tutto andrà come previsto già domenica è possibile che Mattarella conferisca l’incarico al leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che darà quindi vita al primo governo italiano guidato da una donna nella storia repubblicana italiana.
Le consultazioni generalmente durano qualche giorno. Nel caso attuale si prevede che durino massimo 48 ore, periodo nel quale il Presidente Mattarella – dopo essersi confrontato come da prassi con il suo predecessore – ascolta le posizioni e le considerazioni delle principali cariche dello Stato (i presidenti dei due rami del Parlamento) e successivamente i rappresentanti di tutte le forze politiche rappresentante in Parlamento.

Le condizioni di salute del “presidente emerito” Giorgio Napolitano non hanno permesso oggi un incontro personale, motivo per cui il Presidente Mattarella ha avviato le sue consultazioni dopo aver sentito solo telefonicamente Napolitano. E’ stata poi la volta dei presidenti dei due rami del Parlamento: Ignazio La Russa, neo eletto presidente del Senato e, poco dopo, Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati.
L’iter delle consultazioni sarà dunque completato entro la serata di venerdì 21 ottobre, il che potrebbe consentire il conferimento dell’incarico al “presidente del consiglio incaricato” già entro il prossimo fine settimana. Con l’incarico di fatto il presidente Mattarella rinvia il premier alle Camere perché questi ottenga la fiducia.
Una procedura questa attentamente disciplinata dalla Costituzione e che in sintesi vi riportiamo:
Fase di formazione del Governo
E’ la fase in cui il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
La squadra di Governo presta dunque giuramento davanti al Presidente della Repubblica e si presenta alle Camere per l’ottenimento della fiducia.
Conferimento dell’incarico
Come è successo negli ultimi anni, il conferimento dell’incarico è a volte preceduto da un mandato esplorativo che viene richiesto qualora dalle consultazioni si evidenzi una maggioranza non coesa e che rende dubbia la capacità del nuovo Governo di ottenere la fiducia delle due Camere.
Se non c’è il mandato esplorativo, Presidente conferisce l’incarico direttamente alla personalità politica o tecnica indicata dai gruppi di maggioranza. Questo passaggio è importantissimo perché, anche se l’incarico è conferito oralmente, dal momento che ne viene data notizia ufficiale per il tramite del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, il Presidente non può interferire nelle decisioni dell’incaricato e nemmeno può revocargli il mandato per motivi strettamente politici.
La nomina formale
E’ consuetudine che il designato accetti l’incarico “con riserva” che scioglierà in tempi rapidi dopo brevi consultazioni. A seguito dell’accettazione formale si procede alla firma dei decreti di nomina del Capo dell’Esecutivo e dei Ministri.
Ottenimento della fiducia
Dopo aver prestato giuramento, il Governo è tenuto a presentarsi davanti ai membri di ciascuna delle Camere per l’ottenimento della cosiddetta “fiducia”. Questo passaggio deve avvenire entro dieci giorni dal decreto di nomina. Anche la fiducia è un atto formale nel senso che va motivato da parte dei rappresentanti dei gruppi parlamentari e avviene palesemente per appello nominale.




