Una giornata decisiva per il futuro di ITA, la società pubblica che dovrebbe nascere dalle ceneri della vecchia Alitalia. Ricordiamo infatti che l’Unione Europea ha imposto un divieto assoluto di utilizzo dei vecchi biglietti (già emessi e incassati) Alitalia per volare sulla nuova compagnia. Il divieto è giustificato dalla necessità di non configurare continuità di gestione ed economica tra la vecchia Alitalia e la nuova compagnia Ita. Se così non fosse si potrebbe configurare il cosiddetto “aiuto di Stato” che – ricordiamo – è espressamente vietato dai regolamenti della UE.
La proposta che il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti metterà sul tavolo della Verstager sarà la costituzione di un “fondo” costituito con i proventi dei biglietti già incassati. Questo fondo potrà essere poi utilizzato per volare non solo con Ita ma anche con le altre compagnie concorrenti una volta che Alitalia sarà scomparsa. Di fatto il ricavo in cassa derivante dal “prevenduto” andrà a confluire in un fondo protetto. I clienti che hanno acquistato i biglietti potranno utilizzare questi fondi, ognuno per l’importo versato, per comprare un biglietto Ita ma anche di altra compagnia. E’ da verificare naturalmente che anche Bruxelles consideri accettabile tale soluzione.
Ita da ottobre?
In parallelo il Governo finanzierà nuovamente la vecchia Alitalia per consentirle di volare almeno fino ad ottobre, mese nel quale dovrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) nascere finalmente la nuova compagnia. Almeno questa è la data realistica che si immagina qualora naturalmente la proposta che i nostri Ministri presenteranno questa sera venissero accettati. In questo caso sarà necessario solo la formalizzazione dell’accordo che potrebbe avvenire nell’arco di qualche settimana.
In ogni caso siamo in ritardo di almeno dieci mesi sulla road map delineata perché si immaginava di poter far decollare Ita già a gennaio del 2021. Un ritardo non di poco conto visto che la compagnia non sarà in grado neanche di sfruttare la ripresa prevista per questa estate che andrà ovviamente tutta a vantaggio dei concorrenti stranieri.
Alitalia verso il baratro
La condizione economica di Alitalia è ormai nota ma il divieto “europeo” di utilizzo dei biglietti Alitalia per le tratte Ita mettono in gravissima difficoltà la vecchia compagnia ora commissariata anche perché sapendo di dover “scomparire” non si è nemmeno proceduto alla prevendita dei biglietti per la stagione invernale che avrebbero dato un po’ di ossigeno ai disastrati conti Alitalia. Emetterli avrebbe significato doverli poi rimborsare. Dunque danno enorme per i ricavi ma principalmente perdita di quote di mercato a favore dei concorrenti internazionali che hanno già avviato le prenotazioni e le prevendite per la stagione invernale.
Con i pochi soldi in cassa Alitalia paga quello che può. Gli stipendi sono ancora in ritardo e probabilmente non si riuscirà a pagare neanche le quattordicesime, a meno che – naturalmente – i commissari non riescano ad attingere da un nuovo prestito governativo.
I partner internazionali
In questa situazione caotica e molto incerta diventa difficile anche occuparsi dello strategico dossier delle partnership internazionali che sono e restano vitali anche per il futuro della nuova compagnia. E’ stato così rimandata anche la scelta dell’alleanza tra i due poli che ad oggi si sono dichiarati interessati, da un lato Delta, Air France e Klm e dall’altro Lufthansa e United. La scelta sarà ovviamente operata dai nuovi vertici Ita, l’AD Fabio Lazzerini ed il nuovo Presidente Alfredo Altavilla, appena nominato.
Cosa resterà della vecchia Alitalia
Rimane ancora incerta la configurazione della nuova compagnia rispetto alla vecchia. Si sa per certo solo che sarà molto ridimensionata. L’ipotesi che circola è di una flotta di 47 aerei passeggeri a fronte degli attuali 95. I dipendenti dovrebbero scendere dagli attuali 10.000 ad un massimo di 3.500 unità. Le attività di volo passeranno in automatico mentre per i servizi di Handling (manutenzione e servizi aeroportuali) ci sarà una gara alla quale Ita dovrà partecipare (e vincerla) se ne vorrà approfittare.