Giorgia Meloni, per non dimenticare
Nel Giorno della Memoria la presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprime preoccupazione per i rigurgiti di antisemitismo che si registrano in tutto il mondo a seguito del conflitto Israele- Palestina.
“ L’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove. È una priorità di questo governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l’esperienza del generale Pasquale Angelosanto, come Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo”. Lo ha sottolineato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del Giorno della memoria.
L’impegno del governo
“È nostro dovere coltivare ogni giorno la memoria di ciò che è accaduto e accrescerne, sempre di più, la consapevolezza nelle giovani generazioni. È un impegno che questo governo sta portando avanti con grande costanza e determinazione”. La premier ha poi chiarito: “Penso, ad esempio, ad uno dei provvedimenti di cui andiamo più orgogliosi: la legge che istituisce il Museo della Shoah. A Roma è presente la più antica comunità ebraica d’Europa e la Città Eterna non poteva non accogliere un’istituzione museale specificatamente dedicata alla storia della Shoah, al pari dei Musei presenti in altre grandi Capitali europee e dello Yad Vashem di Gerusalemme. È un’istituzione che si occuperà di tramandare la memoria della Shoah e che siamo certi darà un contributo determinante affinché la malvagità del disegno criminale nazifascista e la vergogna delle leggi razziali del 1938 non cadano nell’oblio”.
Auschwitz
“Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico – ha detto la presidente del Consiglio- Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza”.
E poi: “Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano”, ha affermato la presidente del Consiglio.
Cerimonia anche al quirinale a cui ha partecipato
Il giorno della memoria al Quirinale
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha partecipato ieri, al Quirinale, alla celebrazione del Giorno della memoria, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Presenti alla cerimonia i Presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera e rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle Associazioni degli ex internati e deportati, della Comunità ebraica, e autorità politiche, civili e militari.
Nel corso della celebrazione, aperta da un filmato realizzato da RaiStoria, sono intervenuti, tra gli altri, Simonetta Della Seta, Presidente del Gruppo di lavoro Memoriali e Musei dell’IHRA (Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto), Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Toccante la testimonianza di Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau, in un’intervista condotta da uno studente di ritorno dal “Viaggio della Memoria”, un evento commemorativo delle vittime della Shoah organizzato in Polonia dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
La celebrazione si è conclusa con l’intervento del Capo dello Stato che ha ribadito come «Le conquiste della pace e delle libertà democratiche sono esaltanti e vanno salvaguardate di fronte a risorgenti tentazioni di risolvere le controversie attraverso il ricorso alla guerra, alla violenza, alla sopraffazione».
«Assistiamo, nel mondo, a un ritorno di antisemitismo che ha assunto, recentemente, la forma della indicibile, feroce strage antisemita di innocenti nell’aggressione di terrorismo che, in quella pagina di vergogna per l’umanità, avvenuta il 7 ottobre, non ha risparmiato nemmeno ragazzi, bambini, persino neonati. Immagine di una raccapricciante replica degli orrori della Shoah», ha aggiunto il Presidente sottolineando nel contempo «l’irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque».
«Ci ostiniamo a rimanere fiduciosi nel futuro dell’umanità. Nella convinzione profonda che un futuro intriso di intolleranza, di guerra e di violenza, non sia il desiderio iscritto nelle coscienze delle donne e degli uomini», ha quindi concluso.
Il giorno della memoria
La ricorrenza fu istituita in Italia dalla legge n. 211 del 20 luglio 2000 – in corrispondenza della data in cui nel 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz – per “ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
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