La proposta del repubblicano Bill Hagerty
L’emergenza immigrati clandestini negli Stati Uniti fa aprire un nuovo fronte di scontro tra i due principali partiti statunitensi
Nei giorni scorsi, i democratici al Senato hanno respinto all’unanimità la proposta del senatore repubblicano del Tennessee, Bill Hagerty, di rivedere i criteri di censimento degli abitanti degli Stati Uniti, che prevedono l’inclusione nei dati nazionali anche degli immigrati illegali.
La questione sollevata dai repubblicani non è di poco conto, poiché il numero degli abitanti per ogni stato o contea serve a determinare la competenza del collegio elettorale e di conseguenza il numero dei rappresentanti eletti al Congresso.
I criteri attualmente in vigore furono stabiliti, subito dopo l’insediamento alla Casa Bianca, dal presidente Joe Biden, che con un ordine esecutivo impose al Census Bureau di determinare la popolazione di ciascuno stato del Paese, indipendentemente dallo status di immigrazione.
La richiesta GOP
L’emendamento presentato dal senatore repubblicano e respinto dal Senato, richiedeva al Census Bureau di includere nella scheda dedicata una domanda sulla cittadinanza . In questo modo, tutti i residenti non cittadini statunitensi, comprese le persone con visti temporanei e green cards, sarebbero stati esclusi dal voto
I dati del censimento vengono raccolti ogni 10 anni. La proposta era stata allegata al pacchetto di spesa governativa da 460 miliardi di dollari approvato sabato.
Hagerty: “Usano gli stranieri per aumentare il loro potere”
La misura è stata bocciata: 45-51, dopo non aver ottenuto nemmeno un voto dai democratici. Il senatore Hagerty ha rilasciato una dichiarazione in cui accusa questi ultimi di aver trattenuto l’emendamento per motivi politici, promettendo al contempo di continuare a insistere sulla questione. “L’opposizione unanime dei Democratici a questa misura di buon senso conferma che stanno usando gli stranieri illegali e la città santuario, New York, per aumentare il loro potere politico”, ha spiegato il repubblicano del Tennessee, “Con questo voto, hanno scelto di calpestare i diritti di ogni americano. Continuerò a combattere e ad insistere su questo tema in Senato”.
Il senatore aveva già rilasciato affermazioni simili in passato, sostenendo che i democratici delle città santuario permettono agli immigrati clandestini di entrare nelle loro regioni nella speranza di ottenere più voti e una maggiore rappresentanza nella Camera dei Rappresentanti e nel Collegio elettorale.
L’intervento di Musk
Tra coloro che hanno commentato la mancata approvazione della legge in questione, vi è anche Elon Musk, patron di X e di Tesla. Il secondo uomo più ricco al mondo ha infatti affermato: “La maggior parte degli americani non sa che il censimento statunitense attualmente conta, ai fini del potere di voto, tutte le persone in un distretto, a prescindere dalla cittadinanza! I democratici del Senato hanno appena votato all’unanimità per bloccare un emendamento che avrebbe smesso di contare gli illegali per la ripartizione dei seggi al Congresso e per i voti dei collegi elettorali presidenziali”.
“Visto che i clandestini vivono per lo più in Stati democratici-ha poi aggiunto il miliardario di Pretoria- il 5% dei voti per la Camera e quelli per le Presidenziali si spostano verso la sinistra, il che è sufficiente a cambiare l’intero equilibrio del potere”.
Musk ha infine concluso: “Questo è uno dei motivi principali per cui l’amministrazione Biden sta introducendo livelli record di clandestini e sta effettuando così pochi rimpatri”.





