È una di quelle belle giornate di sole che Miami regala anche in pieno inverno.
La strada che porta a Coral Gables, la “City Beautiful” che ospita il Consolato Generale d’Italia a Miami, in questo periodo dell’anno è circondata da palme illuminate, anche di giorno, a voler rammentare che è oramai Natale e dunque la fine dell’anno è alle porte.
L’incontro con il Console è fissato da giorni, parleremo del lavoro svolto in questo difficile anno e degli obiettivi per il 2021.
Sempre impegnatissimo, ma con la cordialità che gli appartiene, Il Console Cristiano Musillo mi accoglie nel suo ufficio, vissuto ma ordinato, tante carte, libri, brochure una su l’altra ci parlano del tanto lavoro svolto.
Console Musillo stiamo per varcare la soglia di un nuovo anno. Tempo di pensare a ciò che stiamo per lasciare alle nostre spalle, un passaggio che comunemente viene indicato come il tempo dei bilanci.
Il 2020 a causa della presenza del Covid-19 passerà alla storia come “ triste memoria” trova che sia stato un anno completamente da dimenticare?
Il 2020 è stato certamente un anno difficile che ha posto tutti noi davanti a scelte complesse. Chi si trova lontano da casa e dai propri affetti ha sicuramente vissuto la pandemia in modo ancora più drammatico. Non penso tuttavia che questo sia un anno da dimenticare. Nel corso del 2020 il Consolato Generale a Miami si e’ stretto intorno ai nostri connazionali presenti a vario titolo nel Sud-Est degli Stati Uniti in tutte le fasi che hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare la pandemia da Covid-19. E’ stata un’attività intensa che ha coinvolto a 360 gradi ciascuno di noi: oltre 2mila persone assistite, 10 mila le chiamate arrivate e oltre 18 mila le comunicazioni inviate via email e due voli speciali organizzati per il rimpatrio.
Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza la collaborazione e la grande disponibilità fornita dai semplici cittadini che vivono qui negli Stati Uniti: una grande squadra Italia che ha saputo lavorare insieme e per gli altri.
Come si è adattata l’azione del Consolato durante i mesi più complessi della crisi sanitaria?
In questo anno intenso molti servizi consolari hanno registrato un marcato incremento (passaporti, iscrizioni AIRE, servizi notarili per citarne alcuni) sia perché le persone hanno sentito il bisogno di regolarizzare alcune loro situazioni soggettive, sia perché non potendosi muovere hanno optato per utilizzare i servizi a distanza che il Consolato ha fornito e facilitato.
Abbiamo poi cercato di andare noi dagli italiani in un momento in cui spostarsi per venire a Miami poteva essere un pericolo: si sono svolte due missioni per il rilascio o il rinnovo dei passaporti, una a Charleston e una a Orlando. Oltre 300 i connazionali che sono stati incontrati dal nostro funzionario itinerante.
Abbiamo adattato orari e flussi di accesso al Consolato ma non ci siamo mai fermati, forti della convinzione che era e continua essere ora il momento di rispondere alle nuove sfide con pragmatismo e innovazione.
Abbiamo sempre cercato di essere vicini ai nostri connazionali: nel momento più acuto della pandemia le linee telefoniche a disposizione sono aumentate e gli orari di operativita’ si sono estesi fino a quando non si riusciva a risolvere i problemi più svariati che le persone ci hanno posto.
Posso dire quindi che in quest’anno tutta la comunita’ italiana ha dimostrato grande spirito di adattamento e di resilienza.
La circoscrizione Consolare di appartenenza del Consolato Generale a Miami è molto vasta e dai numeri degli iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) riportati dal Consolato di Miami, c’è stato un incremento degli italiani chedecidono di trasferirsi, spesso con le loro aziende soprattutto nel sud della Florida
Quali sono le difficoltà che i nostri connazionali incontrano e in che modo riuscite a dare risposta alle numerose richieste che ricevete quotidianamente?
Negli ultimi 12 mesi i residenti iscritti all’AIRE di Miami sono diventati oltre 47 mila con 3500 nuovi iscritti, l’incremento maggiore negli USA. La circoscrizione rappresenta la seconda numericamente più consistente della rete nordamericana dopo quella di New York. Le difficoltà di chi decide di spostare il centro dei propri interessi, anche economici, all’estero sono numerosi e della più varia natura, soprattutto se si considera l’entità della popolazione a cui facciamo riferimento. Utilizziamo con flessibilità tutti gli strumenti a nostra disposizione per incontrare le esigenze degli italiani sia in rientro nel nostro Paese che intenzionati a rimanere nella circoscrizione consolare: gia’ da tempo, ad esempio, abbiamo riservato ai piu’ anziani e ai bambini alcune fasce orarie in cui poter richiedere i servizi consolari senza prenotazione online. Cerchiamo quindi di offrire sempre un servizio veloce ed efficace oltre che accessibile a tutti.
Oltre a essere numericamente consistente l’area di competenza del Consolato di Miami si estende oltre la Florida comprendendo altri Stati del Sud-Est e numerose isole dei Caraibi. Come offrite assistenza agli Italiani?
Il Consolato a Miami ha una rete di rappresentanti consolari onorari su cui poter contare e che sono il nostro tramite per ridurre la distanza geografica. L’impegno fin dal mio arrivo è stato quello di rendere l’azione dei rappresentanti onorari sempre più sostenuta dagli italiani presenti e dalle Autorità locali. L’ultimo tassello è stato la nomina di un nuovo console onorario ad Atlanta che consentirà ai circa 3000 residenti e alle oltre 70 aziende presenti in Georgia di non doversi più recare a Miami per i servizi consolari. E’ un traguardo raggiunto grazie anche alla creazione di un’importante filiale della Camera di Commercio.
Parlando di Camera di commercio, quali sono stati gli aspetti importanti della promozione commerciale e culturale in questo ultimo anno?
Il 2020 è stato un anno complesso per le realtà imprenditoriali nella circoscrizione di Miami, ma la nostra azione si è concentrata proprio nel dare supporto e nel favorire la promozione delle aziende italiane. La creazione di sinergie intersettoriali è una priorità: abbiamo realizzato eventi ibridi (digitali e in presenza) che favorissero la nostra strategia di promozione integrata.
Anche per il settore culturale la nostra azione si è concentrata per dare impulso all’insegnamento della lingua italiana, siglando nuovi accordi che hanno portato anche in questo anno così difficile all’apertura di 5 nuovi programmi di italiano in altrettante scuole. Imparare e conoscere la nostra lingua è infatti una via d’accesso per amare la nostra cultura.
Abbiamo parlato dell’anno che stiamo per lasciare, ma per il prossimo futuro? Quali saranno gli obiettivi del Console Musillo per il 2021?
L’obiettivo è quello di continuare sulla strada intrapresa in questi miei primi due anni a Miami. Rafforzare l’azione del Consolato Generale in tutti settori senza dimenticare le aree geograficamente distanti.
Ci sono diversi progetti in programma legati alla sostenibilità e al cambiamento climatico considerata l’attuale Presidenza italiana del G20 e l’importante collaborazione tra Italia e Regno Unito per la “United Nations Conference on Climate Change”, che si terrà a Glasgow nel
prossimo novembre. Saranno temi che interesseranno trasversalmente tutte le attività del 2021. A Miami inoltre rappresenteremo il Portogallo nel semestre di Presidenza UE.
Inoltre, sperando di poter riprendere alcune attività in presenza potremmo mostrare ai connazionali i miglioramenti e gli ampliamenti che stiamo realizzando in Consolato. La sala d’attesa per il pubblico sarà più spaziosa e confortevole e avremo uno spazio destinato agli eventi e dedicato alla comunità.
Dato che abbiamo parlato di bilancio e del prossimo futuro, vorrei chiudere augurando delle serene festività a tutti gli italiani che ci leggono, vicini e lontani!





