Era stato ventilato già nei giorni scorsi ed oggi definitivamente confermato: l’Esposizione Universale del 2020 in programma a Dubai che avrebbe dovuto seguire dopo cinque anni quella di Milano 2015, sarà rinviata di un anno a causa della pandemia da Covid-19. Lo ha annunciato il BIE (Bureau International des Expositions) l’organismo inter-governativo che organizza le Esposizioni Universali, dopo una lunghissima procedura decisionale.
I membri della Commissione esecutiva, che rappresentano i 12 Stati membri eletti dall’Assemblea generale del Bie, hanno esaminato ed approvato dunque la proposta di cambiamento di data, valutando le conseguenze senza precedenti della pandemia sulla sanità pubblica, sull’attività economica e le restrizioni mondiali alla circolazione. Queste avrebbero determinato certamente una considerevole limitazione della partecipazione di pubblico internazionale nei sei mesi di Esposizione.
Il BIE ha votato il cambio di data con la maggioranza favorevole di due terzi dei Paesi membri. La nuova data ormai ufficiale è dunque 1 ottobre 2021 con chiusura il 31 marzo del 2022, data proposta dal Governo degli Emirati Arabi Uniti già circa un mese fa.
“Le esposizioni universali rappresentano l’unione degli sforzi collettivi verso un obiettivo condiviso di progresso dell’umanità. Sono convinto che l’Expo 2020 Dubai, costituirà, quando sarà il momento, la miglior piattaforma per costruire con ottimismo e con una speranza rinnovata, un futuro migliore e più promettente”, ha sottolineato il Segretario Generale del Bureau International des Expositions (Bie), Dimitri S. Kerkentzes.
Nel sostenere la decisione favorevole allo slittamento, l’Italia ha confermato la volontà che gli obiettivi stabiliti per la partecipazione alla prossima edizione di Expo siano pienamente realizzati, nel rispetto degli impegni assunti con il Governo degli Emirati Arabi Uniti, operando a stretto contatto con gli organizzatori e i suoi partner internazionali.
Per Paolo Glisenti, Commissario Generale per la partecipazione dell’Italia alla manifestazione: “per Italia sarà una grande occasione di rilancio”.
In effetti l’Expo di Dubai si prospetta a questo punto – dopo l’emergenza sanitaria – come la prima opportunità offerta dal più grande evento mai organizzato sulla scena internazionale, con oltre 190 partecipanti. Un evento fondamentale dunque per il rilancio del Sistema Italia, dalle esportazioni al turismo, dalla scienza all’arte e alla cultura.
“Un progetto per il consolidamento del tessuto sociale e civile dei territori, con una forte presenza delle Regioni che avranno a Expo Dubai un ruolo centrale – ha affermato Glisenti – La nuova comunicazione per la promozione del Made in Italy, la strategia di e-commerce delle imprese e la digitalizzazione delle filiere produttive per la ripresa dell’export e l’attrazione di nuovi investimenti esteri verso l’Italia, la promozione delle nostre eccellenze culturali così come la valorizzazione delle nostre reti scientifiche e universitarie che operano oggi nei progetti mondiali sulla salute, sulla sicurezza e sulla sostenibilità, troveranno a Expo Dubai una ‘piattaforma ideale di visibilità e collaborazione veramente universale”.
