La resistenza, la lotta all’invasore, la cacciata del nemico.
La canzone Bella Ciao nasce come canto popolare delle mondine e rivisitata poi dai partigiani durante la guerra di liberazione dall’invasione nazista .
Oggi il brano, ballato in discoteca e riportato anche in serie tv, è il simbolo della resistenza per la libertà e la libertà è il principio fondante della democrazia, pertanto qualsiasi polemica sull’appartenenza politica è solo fuffa e non staremo qui a parlarne.
Cosi come nelle settimane scorse , quando gli italiani si sono dati appuntamento sui balconi di casa per cantare e darsi coraggio a vicenda in un momento di grande sconforto , oggi 25 Aprile l’invito dell’ANPI, l’associazione nazionale partigiani italiani , a partecipare al coro nazionale per festeggiare l’Italia liberata è ben accetto .
In questi giorni di quarantena ognuno di noi avrà avuto modo almeno una volta di fermarsi a riflettere sul concetto di libertà, e inevitabilmente sono tornati alla mente i racconti dei nostri nonni che hanno vissuto l’esperienza della seconda guerra mondiale quando mancavano cibo e libertà.
I momenti più duri vissuti dopo l’armistizio del 8 Settembre del 1943, quando il nostro Paese era un campo di battaglia e non c’erano confini netti tra i buoni e i cattivi, tra gli invasori e italici oppressori , mentre un popolo che anelava alla libertà e democrazia metteva in campo ogni forza con uomini, donne e persino bambini . Due anni di orrori senza fine.
Oggi chiusi in casa per non ammalarci e probabilmente per non morire di Coronavirus, i racconti dei nostri anziani ci fanno rabbrividire ancor di più e proviamo ad immaginare, semmai fosse possibile, come si vive una vita oppressa, senza cibo, nel pericolo costante di bombe che ti cadono in testa e alla fine si fa la cónta di chi non tornerà più a casa, ed è solo un bilancio momentaneo perchè quegli aerei ritorneranno e porteranno altra morte e altri camion arriveranno per rastrellare gli uomini che non faranno mai più ritorno a casa.
Il 25 Aprile del 2020 non potrà essere mai dimenticato, perchè per la prima volta noi, le generazioni del dopoguerra, stiamo vivendo la condizione di non essere liberi, costretti a stare in casa e a rinunciare a qualsiasi rapporto interpersonale, perdendo anche momenti irripetibili come può essere il lieto evento della nascita di un bambino.
Quella libertà tanto scontata, spesso abusata, deve essere ricordata come il regalo più bello che ci hanno donato i nostri nonni e, come ogni regalo, va preservata, custodita e alimentata come un bambino che deve crescere in salute.
Noi che in queste settimane di quarantena ci siamo promessi giorni migliori in una società piu empatica e solidale, meno arrivista e competitiva fino allo spasimo , dobbiamo portare avanti la nostra resistenza a chi ci vuole sottomessi ed obbedienti, poveri e litigiosi, popolo che accetta le elemosine e le ripaga con sangue e sudore.
Non può avere spazio chi ci vuole divisi: Nord contro Sud , poveri contro poveri , una guerra fraticida che , e la storia lo insegna, ne godrebbe solo chi mira a stabilire poteri monarchici con il motto DIVIDI ET IMPERA.
Noi siamo l’Italia, quell’Italia che da Nord a Sud si è liberata dall’invasore 75 anni
L’ italia degli scugnizzi napoletani che combatterono a mani nude contro i nazisti e dopo soli 4 giorni consegnarono la città libera alle forze alleate sbarcate a Salerno.Noi siamo l’Italia dei partigiani che liberarono le regioni Centro-Settentrionale, sostenuti dalle popolazioni locali, pagando un costo altissimo in vite umane e segnando luoghi dell’orrore per mano dei tedeschi che eseguirono fucilazioni di massa ed eccidi di donne, uomini e bambini innocenti.
Noi siamo il modello Italia , quello che ci invidiano in tutto il mondo e che forze “oscure” intendono conquistare senza armi ma con la dialettica della politica e del danaro.
Ma noi siamo italiani, e come dice un nostro proverbio famoso “ci pieghiamo ma non ci spezziamo” . E non ci spezzeremo . Lo stiamo dimostrando nella battaglia contro il nemico invisibile , il covid -19. Un nemico invisibile che fa paura e che miete vittime senza pietà.
Noi siamo il Paese degli infermieri e medici al lavoro negli ospedali che da due mesi ignorano turni ed orari, associazioni di volontariato che si sono mibilitate per sostenere i piu deboli, flash mobing dai balconi per darci coraggio a vicenda.
Oggi , 25 Aprile, il nostro inno alla liberta, senza colore politico o partitico sarà la celebre canzone Bella Ciao e tutte le polemiche si spegneranno per vederci uniti verso lo stesso obiettivo: LA LIBERTA’.
Brava Enza
Hai detto benissimo: liberta spesso abusata, io aggiungerei anche troppo. Come vorrei tanto che questo nemico che stiamo combattendo fosse visibile da poter dar forza ad una ancor più sentita BELLA CIAO, ma la sua invisibilità non ce lo permette e riuscirà a tenerci imprigionati per lungo, ed enfatizzo luuuuungo, tempo cara amica, perché il nemico invisibile siamo noi stessi.
Spero che tutti da questa esperienza stiamo apprendendo qualcosa e che ognuno di noi possa passarsi la mano in coscienza e fare un passo in più a migliorarsi, per se, per gli altri e per l’universo intero, universo che da tempo ci sussurrava messaggi di denuncia del grande abuso di liberta ed oggi ce lo grida a un centimetro dell’orecchio col megafono.
Buon 25 aprile!
Ce la faremo solo se l’italia rimarrà unita. Forza Italia, forza mondo!
Ci lamentiamo oggi perche’ dobbiamo stare in casa(con tutte le comodita’). Pensiamo ai nostri nonni che hanno patito: fame,freddo durante la guerra.Pensiamo a chi non e’ piu’tornato a casa.
Brava Enza, questo maledetto coronavirus, che ci tiene e ci ha tenuti tutti agli arresti domiciliari, in questa giornata che difficilmente dimenticheremo voglio augurare a te e a tutti che ci leggono e dico a tutti, un buon 25 aprile, ricordando che in quella guerra hanno combattuto insieme monarchici e repubblicani, comunisti e cattolici, anarchici e liberali. Prima hanno vinto e poi hanno ricostruito l’Italia, e tra poco tocca a noi. Sono sicuro che ce la faremo e chi tenterà di ostacolarci li faremo rifugiare nelle fogne.
Un articolo forte che ci riporta alle nostre origini e che ci fa comprendere chi siamo noi in questo momento.Un messaggio che mi ha colpito perché ci parla di libertà che abbiamo sempre avuto e mai apprezzato .Infine riuscendo a collegare la nostra storia passata alla nostra vita attuale mi ha fatto personalmente pensare che l’uomo tende a dimenticare .
I miei complimenti
Brava Enza ! Senza passato non c’è futuro !
Oggi, 25 aprile 2020, sono 75 anni dalla Liberazione dell’ Italia dai nazi-fascistici nel 1945 ed è la Festa della Repubblica, ci troviamo Tutti in isolamento e a vivere momenti angoscianti e difficili, a causa della pandemia da Covid-19.
Ora, possiamo capire ed apprezzare cosa sia la libertà, per la quale i nostri partigiani hanno combattuto.
Allora, coraggio e l’ unità furono decisivi per vincere la resistenza. Nei prossimi giorni ed in futuro queste tristi esperienze, saranno fondamentali per la nostra rinascita. Ricordo, che il coronavirus non ha risparmiato dalla morte nemmeno 15 anziani partigiani, che lottarono per la libertà.
Riposino in pace. VIVA L’ ITALIA.
Dott.Franco La Vecchia
Bravissima Enza, complimenti per la tua carriera da Giornalista.
Bellissimo articolo che mette in luce alcuni aspetti, spesso dimenticati, del nostro Paese ed invita ad una importante ed attuale riflessione sull’importanza di rimanere uniti nel difendere diritti essenziali, quali la liberta’ e la salute.
Complimenti, un bel commento alla ns festa della Liberazione.!!!
Grazie, bellissimo questo articolo che risveglia la memoria e contestualizza la nostra incredibile situazione. Stiamo vivendo, in forma diversa, un momento di grave limitazione e di modifica della nostra libertà. Ieri ho celebrato il mio personale 25 Aprile quale festa della memoria e quindi di grato ricordo per chi ci ha resi liberi, con sprezzo e pregiudizio della propria vita e giorno della speranza per noi chiamati a ridisegnare spazi e confini di un mondo che pensavamo sottomesso dal potere e dalla onnipotenza umana e che, invece, si è rivelato, attraverso un infinitesimale killer, più forte di tutti noi. Ora, bisognerà ricostruire, con la forza delle proprie radici, dei sacrifici fin qui compiuti e con la fede e fiducia propria di chi, lottando e resistendo, alla fine vince sempre e comunque sul male. Non ho condiviso le polemiche e le strumentalizzazioni di parte che anche quest’anno si sono riversate sul triste giorno di celebrazione. Per coltivare interessi spiccioli e minuti, ancora una volta, dimentichi della necessaria unità di visione e di intenti, si sono diffusi, senza scrupoli, i letali virus dell’odio e della divisione. Per sconfiggere questi innaturali momenti di decadimento della nostra società, c’è bisogno, ora più che mai, di una straordinaria stagione costituente che risvegli passioni, competenze e idee innovative. Se la scienza è chiamata al cimento con la ardua ricerca del vaccino, la coscienza collettiva e quelle individuali dovranno spingere questo Paese fuori dalle secche di un dibattito, a volte sembrerebbe, volutamente scadente e, pertanto, stagnante. Con coraggio e forza ritroveremo la strada necessaria per andare oltre le difficoltà e verso la libertà. In bocca al lupo agli italiani di dentro e fuori i patri confini. Complimenti a Enza Michienzi che ha avuto l’intuizione di tessere questo filo di congiunzione ☀️