Inflazione, si vede la luce in fondo al tunnel?
Il costo delle materie prime e il conseguente aumento dei prezzi hanno rappresentato per molti mesi una pesante spada di Damocle per l’economia globale. Tra i frutti avvelenati della pandemia, l’inflazione ha messo a dura prova famiglie e imprese, con il caro energia che ha dirottato il grosso degli sforzi di governi e istituzioni finanziarie.
I risultati incoraggianti raggiunti nel corso del 2023, con il costo delle materie prime tornato a livelli accettabili, hanno evidenziato come i Paesi energivori abbiano sostanzialmente vinto la partita degli approvvigionamenti. L’attenzione, ora, è rivolta al carrello della spesa e alla quota del reddito che le famiglie utilizzano per i consumi di prima necessità. Un salasso che colpisce soprattutto i nuclei familiari meno abbienti, in grado di implementare sperequazioni e ingiustizia sociale. La carta “Dedicata a te”, volta a sostenere il potere di acquisto degli italiani, è stata presentata dal governo nei giorni scorsi. Si tratta senz’altro di un’iniziativa che da sola può fare poco per risolvere l’emergenza. Essa, si spera, sarà solamente un tassello di una più vasta azione per ridare ossigeno ai soggetti più colpiti dai rincari.
Intanto segnali incoraggianti arrivano dall’Istat che ha riscontrato un calo significativo dell’inflazione. A giugno è infatti scesa al 6,4% rispetto al 7,6% di maggio. Basti pensare che ad aprile era all’8,3%. A marzo era più bassa, toccando quota 7,6%, ma già a febbraio si collocava sul 9,1%, toccando la doppia cifra a gennaio (10%). Una tendenza eloquente, che mostra come l’Italia stia progressivamente uscendo dall’emergenza, anche se occorrerà ancora tempo. Scosse di assestamento che dovrebbero condurre il Belpaese a quella stabilità che manca ormai dal 2020, anno spartiacque nella nostra storia contemporanea. Proprio una normalizzazione è ciò che persegue il governo, prima di attuare un programma di più ampio respiro. Vinta la sfida del caro energia adesso tocca dunque al contrasto all’inflazione. Vedremo da qui alla fine dell’anno quali saranno i risultati effettivi.






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