Arresto “illustre” di un boss della camorra
I Carabinieri hanno arrestato giovedì a Giugliano, in Campania, Luigi Cacciapuoti, il boss di Villaricca, comune dell’hinterland napoletano. L’indagine è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Su Cacciapuoti, esponente di spicco della camorra, pende una condanna di 15 anni per associazione di tipo mafioso, tanto da essersi dato alla latitanza. Attualmente si trova nel carcere di Secondigliano. Curiosamente l’arresto è stato possibile anche grazie ad un barboncino, di proprietà di un’amante del boss, che ne avrebbe tradito la posizione.
La storia del sodalizio criminale
Il clan di Villaricca è comandato dalle due famiglie Ferrara e, appunto, Cacciapuoti. La divisione del “lavoro” interna vede la prima occuparsi degli aspetti economici e finanziari, mentre la seconda di quelli militari. L’organizzazione comandata dall’arrestato fece parte di quella “Nuova Famiglia” che tra il finire degli anni Settanta e gli anni Ottanta contese il potere alla “Nuova Camorra Organizzata” di Raffaele Cutolo, riuscendo ad estrometterla. La Nuova Famiglia (referente in Campania dei corleonesi di Totò Riina) si divise a sua volta, con la sanguinosa faida tra i Nuvoletta e i Casalesi.
Ad ogni modo il clan di Villaricca è riuscito a sopravvivere in questi decenni di lotta senza quartiere, anche se gli arresti di questi mesi rappresentano senz’altro un duro colpo. Perché l’arresto di Luigi Cacciapuoti non rappresenta un caso isolato. A giugno, infatti, 19 membri del clan erano stati arrestati da Carabinieri e Guardia di Finanza.
Le parole del ministro Piantedosi
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso soddisfazione per l’operazione, ringraziando le forze dell’ordine. “Proseguono gli arresti di pericolosi latitanti – ha dichiarato il ministro – frutto delle capacità operative e dell’impegno delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, al lavoro ogni giorno, nei più diversi scenari, per garantire la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico. A tutti loro va il mio ringraziamento”.