Dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) mancare poche ore al varo ufficiale del cosiddetto Decreto Rilancio. La misura storica da 55 miliardi che il governo si appresta a varare per rilanciare l’economia del nostro paese.
Un testo imponente, l’ultima bozza era composta da 258 articoli, contenente novità alcune delle quali già anticipate nei giorni scorsi dagli esponenti politici, come il reddito di emergenza, la proroga della cassa integrazione in deroga, il bonus per le Partite IVA e i finanziamenti a fondo perduto per le imprese.
Il testo del decreto Rilancio conterrà misure e disposizioni in materia di salute e sicurezza, sostegno alle imprese e all’economia, misure in favore dei lavoratori, disposizioni per la disabilità e la famiglia, enti territoriali e debiti commerciali degli enti territoriali, misure fiscali, disposizioni per la tutela del risparmio nel settore creditizio, etc. Se non ci saranno sorprese dell’ultima ora, le misure più significative saranno relative a:
Congedi familiari. Il periodo di congedo con corresponsione al 50% della retribuzione è esteso al 31 luglio; i giorni disponibili diventano trenta. Il congedo senza retribuzione è concesso per in nuclei familiari con figli di età inferiore a 16 anni.
Bonus baby sitting. Il bonus è alternativo al congedo parentale e può essere frazionato in più bonus nel limite di 1.200 euro complessivi. In alternativa alle spese per la baby sitter, il bonus è utilizzabile per l’iscrizione dei figli ai centri estivi, ai servizi integrati per l’infanzia, o ai servizi socioeducativi per la prima infanzia (quest’ultima scelta è incompatibile con il “bonus asili nido”). Per i lavoratori del settore sanitario (medici, infermieri, ecc.) impegnati nell’emergenza, il “bonus baby sitting” passa a 2.000 euro.
Permessi retribuiti. Vengono concessi ulteriori 12 giorni usufruibili nei mesi di maggio e giugno.
Reddito di emergenza. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 giugno. Il beneficio, che avrà un importo da 400 a 800 euro, in base al nucleo familiare e ad alcune specifiche, verrà erogato in due quote. Per averne diritto il richiedente dovrà: essere residente in Italia; avere un reddito familiare, nel mese di aprile 2020, inferiore al reddito di emergenza spettante; avere un patrimonio mobiliare familiare, con riferimento al 2019, inferiore a una soglia di euro 10.000 (accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino 20.000 euro, con alcune agevolazioni per componenti disabili o non autosufficienti); avere un valore dell’Isee inferiore ad euro 15.000.
Bonus 600 euro per professionisti senza cassa e cococo. Bonus di 600 euro anche per aprile, probabilmente in modo automatico per chi ha già presentato la richiesta e ha ricevuto l’indennità relativa a marzo. Per il mese di maggio i professionisti (senza cassa) possono ottenere un bonus di 1.000 euro, a condizione che abbiano avuto una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020, rispetto al secondo bimestre 2019. Il reddito deve essere determinato per cassa quale differenza tra ricavi e compensi effettivamente percepiti nel periodo e le spese effettivamente sostenute nello stesso periodo, comprese le quote di ammortamento. Per i Co.co.co. il bonus di maggio è elevato a 1.000 euro, a condizione che abbiano cessato il rapporto di collaborazione alla data di entrata in vigore del “Decreto Rilancio” in approvazione.
Bonus 600 euro” per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni). Bonus di 600 euro anche per il mese di aprile, probabilmente in modo automatico per chi ha già presentato la richiesta e ha ricevuto l’indennità relativa a marzo.
Indennità per stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. Bonus di 600 euro anche per aprile. Per maggio il bonus passa a mille euro. La stessa indennità spetterebbe ai lavoratori in somministrazione, impiegati in imprese utilizzatrici operanti nel settore turismo e stabilimenti termali, che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di Naspi, alla data di entrata in vigore del “Decreto Rilancio” in approvazione.
Indennità per lavoratori agricoli. Il bonus per il mese di aprile sarà di 500 euro, probabilmente in modo automatico per chi ha già presentato la richiesta e ha ricevuto l’indennità relativa a marzo.
Bonus per gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo. Bonus per aprile e maggio di 600 euro, anche ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno 7 contributi giornalieri versati nel 2019, cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro.
Bonus per i lavoratori domestici, colf e badanti. Bonus di 500 euro per aprile e maggio ai lavoratori domestici che hanno in essere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali. Il lavoratore domestico non deve essere convivente col datore di lavoro.
Naspi e Dis.Coll. (l’indennità di disoccupazione per i collaboratori, anche a progetto). Se il periodo di percezione dei due ammortizzatori sociali si è interrotto nel periodo dal 1° marzo al 30 aprile 2020, viene prorogata la scadenza di due mesi, a condizione che il beneficiario non percepisca uno dei bonus previsti dal decreto “Cura Italia” e dal “Decreto Rilancio” in approvazione. L’importo per ciascuna mensilità aggiuntiva è pari a quello dell’ultima mensilità della prestazione.
Rinvio di Tasse e contributi fino al 16 settembre. Tutti i pagamenti per ritenute, Iva, contributi previdenziali, contributi Inail vengono rinviati al 16 settembre.
Rinvio alla stessa data anche per atti di accertamento, cartelle esattoriali, avvisi bonari, rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.
I pagamenti potranno essere fatti in un’unica soluzione o in 4 rate di pari importo
Sconto sulle bollette per le PMI. Il provvedimento prevede di fatto un azzeramento delle “quote fisse” e uno sconto delle tariffe per 3 mesi da aprile
Cassa integrazione e ammortizzatori. Si potrà usufruire di altre 9 settimane di Cig, fino al 31 ottobre 2020. IL decreto prevede inoltre una semplificazione delle procedure per la cassa integrazione, visto il forte ritardo registrato nella prima fase.
Bici e monopattino. Per i residenti in un comune oltre i 50 mila abitanti è previsto un contributo per l’acquisto di bici e monopattini (o per utilizzo di servizi di mobilità elettrica) pari al 70% e comunque non superiore ai 500 euro.
Ecobonus. Nel provvedimento ci sarebbe anche il bonus ristrutturazioni ed efficienza energetica e adeguamento antisismico al 110%
Aiuti di stato per gli stipendi. Sovvenzioni per il pagamento degli stipendi, anche per i lavoratori autonomi, ed evitare i licenziamenti. È prevista una sovvenzione per non più di 12 mesi dalla domanda di aiuto.
Il contributo non potrà superare l’80% della retribuzione mensile lorda del lavoratore (compresi i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro).
Attendiamo naturalmente le disposizioni definitive.