Dalle produzioni solo Disney alle collaborazioni con la Pixar , Il pubblico dei film d’animazione non ha età. I vecchi cartoni animati che nel vocabolario sono divenuti film d’animazione, rappresentano un mondo fantastico dove gli adulti ed i bambini si incontrano con il medesimo entusiasmo.
Li guardiamo ancora con gli occhi da bambini. Ci fanno ridere e star bene perché toccano le corde del nostro animo e risvegliano il bimbo che è in ciascuno di noi.
Un genere che da sempre è veicolo di riferimenti riconducibili ai buoni insegnamenti di vita. La cosiddetta morale diviene grazie ai film d’animazione comprensibile anche ai più piccoli ed un risveglio per i più grandi, ed ecco che l’amicizia, l’altruismo, l’amore, il sostegno verso il più debole divengono protagonisti.
In Soul, i piani vengono capovolti ed il messaggio sembra un monito per i più piccoli e spunto di riflessione per gli adulti , in sintesi: quel che abbiamo è proprio quella che volevamo? I nostri sogni erano davvero quelli giusti?
con una preveggenza inaspettata e neanche farlo apposta, Soul esce sul piccolo schermo in uno dei periodi più oscuri dei nostri tempi: la pandemia.
Siamo stati chiusi in casa senza poter far nulla. Obbligati a distanziamenti sociali, tagliati fuori da quelle che sino ad ora erano le abitudini relazionali di ciascuno. Ma ci è servito forse a capire quanto erano importanti i piccoli gesti come un abbraccio o una stretta di mano.
Soul fa riflettere sul valore vita, sul rispetto di quest’ultima, provando a stimolare il suo pubblico a comprendere se è davvero soddisfatto delle scelte fatte.
La Trama
Il film prodotto da Pixar Animation Studios in collaborazione con Walt Disney Pictures, diretto da Pete Docter ed è costato 150 milioni di dollari.
Soul narra la storia di Joe Gardner, un insegnante di musica di una scuola media di New York, insoddisfatto della propria vita, che muore poche ore prima del suo debutto come pianista nel gruppo jazz della famosa Dorothea Williams.
La sua anima finirà nell’Oltremondo, da dove cercherà di fuggire per ricongiungersi al suo corpo e poter finalmente coronare il sogno della sua vita. Ma era veramente quello che voleva?
Sparring partner, l’anima numero 22, un’anima mai nata.
Perfezione e curiosità
Sono passati 25 anni dal capolavoro Toy Story e da quell’animazione 3D che ci strabiliò.
L’animazione di Soule la grafica, sono di una perfezione che quasi supera la realtà.
Durante la visione mi sono stupito della straordinarietà di ogni minimo particolare.
Un esempio fra tutti, riuscivo a contare i peletti che si alzavano timidamente dalle spalle del maglione di lana di Joe Gardner, davvero Incredibile!
Anche questa volta, il regista Pete Decter, come era già successo per Inside Out, ha preso spunto dalla vita reale e dai suoi figli: “Nell’istante in cui è nato, mio figlio aveva già una personalità. Da dove era arrivata? Credevo che la personalità si sviluppasse attraverso l’interazione con il mondo. Eppure è piuttosto chiaro che tutti noi nasciamo con una percezione unica e specifica di ciò che siamo” ha dichiarato il regista.
Ma l’ispirazione non è arrivata solo dal suo vissuto, ma anche da vecchi film, come
La Carica dei 101, pellicola che ha delineato l’interpretazione dei personaggi.
Joe Gardener, ricorda molto nelle sue movenze e fattezze, Rudy Radcliff, lo scapolo compositore londinese che vive con il suo dalmata Pongo.
Sono certo che il film, oltre al Golden Globe già acquisito, meriterà anche l’Oscar.
E’ un film bello da guardare e ascoltare… Uno di quelli che giovano allo spirto e ovviamente, all’anima!