Si moltiplicano negli Usa e rimbalzano in tutto il mondo le notizie positive relative all’efficacia del vaccino per fronteggiare la pandemia. Gli Stati Uniti si preparano a far partire la campagna vaccinale anti covid per i sanitari già dal 15 dicembre prossimo.
“Se sarà coronata dal successo, questa è la più grande impresa che la scienza e l’uomo abbiano fatto nella storia. Siamo in un mondo nuovo, in senso positivo”. Sono le considerazioni espresse dal noto immunologo Roberto Burioni, riferendosi al vaccino elaborato dalla Pfizer.
Non sappiamo ancora quanto duri la protezione del vaccino, ma certamente è un problema secondario: se dura 1 o 2 anni faremo un richiamo.
I primi da vaccinare saranno i sanitari e le altre persone esposte professionalmente al contagio. Sarà poi la volta degli anziani, anche se il livello di efficacia su questa fascia di età non è ancora provata. Se il vaccino non funziona sugli anziani, bisognerà vaccinare tutti gli altri per scongiurare la circolazione del virus.
Buone notizie dalla ricerca anche sul vaccino anti-Covid-19 frutto della ricerca dell’azienda americana Moderna. Il candidato sviluppato dalla biotech americana mRna-1273 “ha raggiunto il parametro primario di efficacia nella prima analisi preliminare dello studio Cove di Fase 3”. Lo ha annunciato l’azienda in una nota, sottolineando entusiasticamente che lo studio della fase 3 mostra “un’efficacia del vaccino del 94,5%“. Ricordiamo che il vaccino Pfizer aveva raggiunto un livello del 90%.
Il lavoro è stato condotto anche su 11 casi gravi di Covid-19. “Tutti gli 11 casi si sono verificati nel gruppo trattato con placebo e nessuno nel gruppo vaccinato con mRna-1273”.
Lo studio condotto su 95 casi di Covid-19 includevano 15 over 65 e 20 partecipanti appartenenti a minoranze. Sulla base di questi dati altamente positivi, Moderna intende presentare la richiesta d’autorizzazione all’uso d’emergenza alla Food and Drug Administration Usa nelle prossime settimane.
L’autorizzazione all’uso d’emergenza si baserà sull’analisi finale di 151 casi e su un follow-up di oltre 2 mesi. L’analisi degli eventi avversi ha indicato inoltre che il vaccino è “generalmente sicuro e ben tollerato”. La maggior parte, infatti, “è stata di gravità lieve o moderata”.
Entro la fine del 2020, la società prevede di avere circa 20 milioni di dosi di mRNA-1273 pronte per la spedizione negli Stati Uniti. Moderna si dice anche sulla buona strada per produrre da 500 milioni a 1 miliardo di dosi a livello globale nel 2021.
