E’ nata formalmente il 16 novembre e l’intero capitale è nelle mani del Ministero dell’Economia. Tuttavia i recenti incontri del nuovo CDA non hanno ancora prodotto il piano industriale. La newco, stando al decreto di costituzione, ha infatti trenta giorni di tempo per scrivere il piano industriale (a partire dal primo cda, quello del 12 novembre) e inviarlo alle commissioni parlamentari di Camera e Senato che daranno un loro parere dopo un altro mese. ITA (Italia Trasporto Aereo Spa) dovrà poi presentare a Bruxelles il progetto per ottenerne il via libera.
Nel suo secondo consiglio di amministrazione la newco pubblica ha comunque al momento ratificato la decisione, già a suo tempo annunciata, di costituire due società, interamente partecipate, aventi ad oggetto il ground handling e la manutenzione, spiega in una nota la società.
“Sono molto soddisfatto — e grato a consigliere e consiglieri — dello spirito di costruttiva collaborazione che caratterizza i lavori del cda, sin dalla prima riunione”, sostiene il presidente Caio nella nota. “Da oggi con l’attribuzione delle deleghe e l’insediamento dei comitati, la società è pienamente operativa”. “Accompagneremo la nascita e lo sviluppo di ITA con gli obiettivi ambiziosi di creare una compagnia di successo per il Paese”, aggiunge l’AD Lazzerini. “Insieme affrontiamo uno dei progetti manageriali più complessi — prosegue l’amministratore delegato e direttore generale — e, al tempo stesso, affascinanti per il Paese, per i lavoratori di questa industria, per tutti noi”.
Non è facile naturalmente vedere rosa nel futuro della nuova compagnia di bandiera, il mercato del trasporto aereo è in una crisi senza precedenti a causa del Covid 19.
La compagnia comunque ci tiene a dare segni di vitalità. E’ di pochi giorni fa l’annuncio della ripresa – a partire da dicembre – dei voli verso San Paolo del Brasile e Argentina, esattamente dal 15 al 19 di dicembre, con una frequenza settimanale e i velivoli che effettueranno una sosta di 24 ore negli aeroporti prima di intraprendere il ritorno a Roma. Confermato al momento anche la ripresa della rotta Roma Miami a partire dal 2 marzo.
Resta aperto l’importantissimo tema del partner industriale. Fino a pochi giorni fa Lufthansa risultava in dirittura di arrivo, almeno prima di essere travolta – come d’altronde molti altri vettori internazionali – nella crisi più grave della loro storia. Il cda del vettore tedesco ha fatto sapere recentemente al personale di dover tagliare i costi il più in fretta possibile, avendo nel terzo trimestre di quest’anno registrato una perdita netta di due miliardi di Euro.
Oggi Delta sembra dunque il partner ideale per entrare nella nuova Alitalia, anche perché è ormai chiaro che lo Stato a un certo punto si chiamerà fuori dall’operazione rimanendo in minoranza nel futuro assetto di Alitalia.