Il tema dell’acqua in Italia è un argomento ostico che va interpretato tra molteplici enti, commissari, autorità di bacino, concessionari e gestori. Una babele che non consente di avere numeri precisi e un quadro delineato del tema acqua, siccità e risorse. Eppure si guarda altrove e si sposta l’attenzione sulla Conferenza ONU sull’acqua 2023, tenutasi nella sede centrale delle Nazioni Unite.
Una occasione, accolta come un’opportunità irripetibile per accelerare il progresso verso un accesso universale ad acqua sicura e servizi igienici entro il 2030. Un evento, i cui risultati non hanno soddisfatto tutti e le critiche arrivano proprio dall’Italia.
Tra le decine di eventi inseriti nel calendario ufficiale della New York Water Week, da segnalare quello in cui sono stati presentati i dati contenuti nella traduzione ufficiale in italiano del World Water Development Report 2023 dedicato ai “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, curata dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali (IISPA) e con il sostegno di Menowatt Ge, GMT, EPM e AVR affiliata Anima.
Le critiche di Pecoraro Scanio
L’importante appuntamento “Water and cultural heritage in Italy” si e’ tenuto presso l’Italian Academic Center ospitato presso il TATA Innovation center della Cornell Tech Campus, sull’iconica Roosevelt Island di New York. È in questa occasione che Alfonso Pecoraro Scanio, – ha detto- come ha voluto sottolineare il Segretario generale dell’ Onu è quanto meno un bicchiere mezzo vuoto o meno. Lanciare 700 impegni e parlare di grandi cifre è importante ma abbiamo visto come nella lotta al Climate Change queste dichiarazioni volontarie ci stiano portando al fallimento. L’acqua è emergenza mondiale per siccità, inquinamenti e alluvioni” e ha rilanciato: “Occorre più coraggio e l’assemblea generale di settembre deve avviare azione per trattato vincolante. Il diritto all’acqua e all’igiene è ancora un sogno per oltre un miliardo di persone eppure disponiamo di risorse e tecnologie per ridurre lo spreco e gli inquinanti, per garantire distribuzione equa e efficiente, per misure di prevenzione da rischi idrogeologici” e sull’emergenza in Italia l’ex ministro dell’ambiente aggiunge: “La siccità è ormai una realtà da affrontare in modo stabile. Servono misure immediate e programmazione di interventi sostenibili rispettosi delle esigenze dei territori. Occorre evitare che nuove strutture commissariali si trasformino in poltronifici e in affarismo come per esempio mega-piani di dissalatori inquinanti, costosissimi e energivori”.




