Nel menù di ogni ristorante americano compare, assieme all’hamburger, il pollo fritto, che è uno dei piatti più iconici degli Stati Uniti e proveniente dalla cucina del Sud. Contrariamente a quello che si pensa comunemente, esiste davvero una cucina degli Stati Uniti: non è una cucina autoctona come siamo abituati noi in Europa, ma piuttosto una cucina nata dalla integrazione culturale delle varie etnie che si sono stabilite nel Nuovo Continente. Ogni popolo ha portato qui cibo e memorie dalla propria terra madre, tradizioni e cultura culinaria che nei secoli si sono integrate e hanno fuso quella che era una cucina frammentata, arrivata, sì, assieme alle valigie dall’Irlanda, dall’Europa dell’Est, dall’Italia, ma, soprattutto, attraverso le rotte delle navi degli schiavi, portati dai conquistadores nel nuovo continente come manodopera per coltivare cotone, canna da zucchero e riso.
Il ruolo centrale della cucina degli Stati del Sud
La cucina degli Stati del Sud diventa quindi un connubio tra le richieste dei ricchi possidenti delle
piantagioni, legati alla loro cucina ricca e benestante, generalmente anglosassoni o francesi, e le capacità dei cuochi che avevano una cultura e capacità di utilizzo delle spezie proprie dei paesi di origine. Questo ha permesso lo sviluppo di una cucina saporita e profumata, soprattutto a base di pollo, gamberi, okra, riso e spezie, fritti o stufati. Con la fine della schiavitù attorno al 1860-70, la possibilità di avere un’alimentazione più ricca e varia si diffuse a tutti i livelli sociali, diventando appannaggio di tutta la popolazione. Con la crisi economica in seguito alla grande depressione degli anni 30 in America, i lavoratori neri andarono a lavorare nei ricchi Stati del Nord, portando con sé il loro bagaglio culturale e gastronomico.
Il pollo fritto è un piatto economico, comodo, con ingredienti comuni, si può mangiare con le mani, e,
indubbiamente molto gustoso. Un comfort food pratico, che teneva le persone legate alle loro origini…Proprio per questo, per molti anni l’immagine del pollo fritto fu associato alle popolazioni afroamericane; non è un caso che le principali catene di fast food che servono pollo fritto siano nate in stati del sud: Popeye Louisiana Kitchen, Kentucky Fried Chicken, Chick Fil-A (Georgia), PDQ (North Carolina)…
La nascita delle catene fast food
Alla fine del XIX secolo, il Colonnello Harland D. Sanders gestiva una pompa di benzina in cui, nel punto ristoro associato, serviva pollo fritto agli avventori. Ma era un pollo buonissimo, tanto che la gente sifermava apposta per poterlo mangiare. Questo ebbe talmente successo che nel 1939, Sanders arrivòa sviluppare un sistema di cottura con friggitrici ad alta pressione e una miscela segreta di 11 spezie. Da lì,seguendo uno sogno visionario, arrivò a possedere ristoranti in tutti gli Stati Uniti: nel 1964 esistevano già 600 ristoranti KFC negli Stati Uniti e in Canada.
Ricetta segreta
Recentemente, durante un’intervista, sembra che un pronipote del Colonnello si sia fatto sfuggire la ricetta segreta delle spezie. Nel caso, ve la copio qui, sia mai che vi venisse voglia di provarla.
- Aggiungere a 2 cup (circa 250g di farina 0)
- 2/3 di un cucchiaio di sale;
- mezzo cucchiaio di timo;
- mezzo cucchiaio di basilico;
- 1/3 di un cucchiaio di origano;
- un cucchiaio di sale con semi di sedano;
- un cucchiaio di pepe nero;
- un cucchiaio di senape essiccata;
- 4 cucchiai di paprika;
- 2 cucchiai di sale all’aglio;
- un cucchiaio di zenzero in polvere;
- 3 cucchiai di pepe bianco.
I cucchiai e cucchiaini, ovviamente, sono i tbs (cucchiaio da tavola) e tsp (cucchiaio da te) americani, che si trovano in commercio praticamente ovunque e sono un’unità di misura volumetrica.
Buon appetito!