La nuova intervista di Zelensky
L’Ucraina sconfiggerà le forze di invasione russe e libererà il suo intero territorio nazionale, ma senza uno sforzo ancor più deciso della comunità internazionale sarà più difficile spingere la Russia a negoziare, e la vittoria costerà all’Ucraina più sangue e fatica. Come riportato da Agenzia Nova, è quanto ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una intervista esclusiva concessa all’emittente televisiva Fox News da una località imprecisata vicino al fronte bellico, nell’Ucraina orientale. L’Ucraina, ha dichiarato il presidente in una fase particolarmente difficile per le forze di Kiev, costrette a ritirarsi dalla cittadina di Avdiivka, “non ha alcun piano B”, e punta soltanto alla vittoria. Il popolo e i soldati ucraini sono resilienti, ha dichiarato Zelensky, ma il sostegno militare e politico degli alleati resta cruciale.
“Stiamo entrando in una nuova fase della guerra, più difficile: le munizioni scarseggiano, e i russi hanno il controllo dei cieli“, ha ammesso il capo dello Stato, ricordando ai partner internazionali che le forze ucraine hanno bisogno degli strumenti necessari a respingere le forze aeree russe, divenute sempre più attive nel corso degli ultimi mesi. Il presidente ha commentato a questo proposito lo stallo legislativo del Congresso federale Usa sui nuovi fondi multimiliardari per il sostegno militare all’Ucraina: “Senza gli aiuti Usa sopravvivremo, ma non tutti”, ha detto Zelensky. Il presidente ucraino ha precisato di avere “ottimi rapporti” con i rappresentanti del Congresso, che ha incontrato più volte prima e durante la guerra. “Difendere il Paese dalla Russia è una grande sfida, ed è cruciale: rischiamo di perdere molte persone, e senza i nostri soldati perderemo tutto”.
Due anni di guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina “si protrae da due anni, e non da pochi giorni: solo uno sforzo congiunto della comunità internazionale può costringere la Russia a negoziare”, ha spiegato il presidente ucraino. “Dobbiamo spingere (il presidente russo, Vladimir) Putin a capire che il mondo ha bisogno di pace, e che non può occupare e distruggere l’Ucraina: perché questo è quello che lui vuole”. Zelensky ha sostenuto ancora una volta che la Russia abbia subito dall’inizio del conflitto perdite superiori a quelle dell’Ucraina: citando i dati del ministero della Difesa ucraino, il presidente ha affermato che le forze russe hanno perso più di 400 mila uomini nel corso dei due anni di ostilità. “Il rapporto con i russi è di uno a cinque: per ogni soldato ucraino morto, ne sono morti cinque tra i russi”, ha detto Zelensky, aggiungendo però che “decine di migliaia di ucraini sono morti, e decine di migliaia di bambini sono stati rapiti e deportati”.
La sconfitta di Avdiivka
Quanto alla recente sconfitta subita dall’Ucraina ad Avdiivka, il presidente ucraino ha affermato che la cittadina è stata “rasa al suolo” dai russi. “Prendere il controllo di una città per loro significa distruggere tutto: la loro strategia è radere al suolo e procedere”, ha detto, rivolgendo però un monito all’indirizzo della Russia, che negli ultimi mesi ha subito l’affondamento di diverse navi da guerra nel Mar Nero. Le forze armate ucraine, ha detto Zelensky, continueranno le loro operazioni in quel teatro, e “i russi avranno delle sorprese”, ha detto, senza fornire ulteriori dettagli.
L’intervista di Putin
Nel corso dell’intervista, Zelensky ha commentato la recente rimozione del generale Valery Zaluzhny dall’incarico di comandante delle forze armate ucraine, sostituito da Oleksandr Syrskyj. Le autorità di Kiev stanno “ricaricando e riavviando la gestione della catena di comando delle Forze armate: ne avevamo bisogno”, ha spiegato il presidente ucraino, che non ha criticato esplicitamente l’operato di Zaluzhny, definendolo un “eroe nazionale”, ma aggiungendo che “la situazione di recente era bloccata, e noi abbiamo bisogno di andare veloce: il tempo è denaro, e nel nostro caso equivale alle vite delle persone”. Nel corso dell’intervista, il presidente ucraino ha anche commentato la lunga intervista recentemente concessa dal presidente russo Vladimir Putin al giornalista statunitense Tucker Carlson, definendola “due ore di ca..ate”.
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