Periodo tutt’altro che semplice per la Bud Light, dallo scorso anno, quando il noto marchio di birra statunitense scelse come testimonial l’attivista transgender Dylan Mulvaney,. Per una edizione limitata, furono messe in commercio lattine personalizzate con il suo volto, ma molti consumatori non apprezzarono, decidendo pertanto di virare su altri brand. Il titolo in borsa della società produttrice perse 800 milioni in un giorno. Cosi iniziò il declino economico.
Potrebbe sembrare paradossale, specialmente nel 2024, eppure i numeri parlano chiaro: alla fine di febbraio 2024, la società madre, Anheuser-Busch InBev, ha dichiarato che i ricavi nel mercato statunitense sono diminuiti del 9,5% nel 2023, calando del 17,3% nel quarto trimestre “principalmente a causa della Bud Light”.
La partnership con UFC e le parole di Poirier
Tuttavia, c’è chi non si lascia scoraggiare dai dati impietosi registrati dalle ultime settimane. I risultati citati in precedenza, infatti, non hanno impedito all’UFC – organizzazione statunitense di arti marziali miste) di fare ancora una volta della Bud Light la birra ufficiale della MMA .
A dichiararsi a favore della scelta commerciale, la stella dell’UFC Dustin Poirier, che si è detto felice della partnership con il brand, spiegando ai microfoni di Fox: “Ragazzi, sono entusiasta di questa cosa. Bud Light, Budweiser è un marchio americano che esiste da sempre. È storico, è coinvolto nello sport da sempre. Quando mi hanno chiamato per far parte della squadra, ero super eccitato”.
“Nella vita, nei combattimenti, negli affari, ci sono alti e bassi”, ha inoltre aggiunto l’atleta analizzando il momento no della società, “Si passa attraverso questi momenti, si impara e si va avanti. È questo il senso di tutto, è questo il senso del combattimento. Andiamo avanti. Non ho avuto alcun problema nell’essere in linea con questo marchio. Ovviamente quest’anno inizieranno una nuova collaborazione con l’UFC, ma sono nell’ottagono da molto tempo”.
Il fighter, che quest’anno dovrebbe sfidare Islam Mackhachev per il titolo dei pesi leggeri, ha infine concluso: “Posso battere chiunque al mondo, ma posso anche perdere contro chiunque, perché sono umano. Sono stato al massimo degli alti e al minimo dei bassi in questo sport. E, come ho detto, allineandomi con questo brand, Bud Light deve continuare ad andare avanti. Impara la lezione, sii migliore dell’ultima volta: continua ad allenarti, a lottare. Questa è la vita, amico”.
Ma non tutti sono d’accordo. Lo scorso anno quando la Bud Light fu ” messa sul banco degli imputati” per aver scelto un transgender cometestimone, Il lottatore Sean Strickland, intervistato, dichiarò: “Sono così stufo di questi cogl… che obbligano i vostri figli a brandire le fot..e bandiere arcobaleno”.
La Modelo sostituisce la Bud Light
Fino alla collaborazione con Mulvaney, la Bud Light era la birra più venduta negli USA: l’idea del colosso del settore delle bevande era quella di rilanciare il marchio tra i giovani e coinvolgere un nuovo pubblico. A quanto sembra, però, gli sforzi dell’azienda non hanno avuto successo tra i consumatori.
Oggi, infatti, il primato della classifica delle birre più vendite negli Stati Uniti se lo è preso la messicana Modelo Especial.