“100 milioni di vaccinati in 100 giorni”, lo aveva promesso il neo presidente Joe Biden durante il suo discorso di insediamento alla Casa Bianca ed è invece è accaduto prima, oggi 19 marzo 2021. Dopo 58 giorni di presidenza, il capo di Stato americano può festeggiare con gli americani il primo obiettivo raggiunto nella lotta al Coronavirus.
Il primo passo importante verso la normalizzazione negli States. La campagna vaccinale negli Stati Uniti sta procedendo a grandi passi e questo consente a Biden la programmazione di interventi atti a sviluppare l’economia del Paese e la riapertura delle frontiere ai flussi turistici provenienti dai Paesi dell’Europa, dal Messico, Canada, Regno Unito e Brasile. Il turismo internazionale negli Stati Uniti d’America è un asset importante nell’economia del Paese che conta oltre cento milioni di visitatori l’anno.
La notizia diffusa dalla NBC, che cita due fonti informate delle discussioni all’interno dell’amministrazione, rimane senza una data ufficiale anche se si ipotizza realisticamente la riapertura delle frontiere già dalla fine di maggio.
La rivelazione arriva dopo che il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha confermato per un altro mese, fino al 21 aprile, la chiusura dei confini con Canada e Messico
Il punto di caduta del dibattito in corso all’amministrazione americana è la preoccupazione di operare per limitare la diffusione della pandemia, legata soprattutto alle varianti del virus. Il Presidente Biden e il suo staff medico-scientifico sono cauti nel diffondere notizie certe sulla riapertura dei confini, anche se fanno sapere che da giugno ci saranno cambiamenti importanti, ovvero “quando i vaccini saranno disponibili per tutti”. Da giugno è auspicabile la riapertura delle frontiere USA ai cittadini stranieri con visto turistico.
Una data prevista dall’America che potrebbe coincidere con il rilascio ai cittadini europei del passaporto sanitario digitale “Pass Covid”. La proposta è stata avanzata dalla presidente dell’Unione Europea Ursula Von del Leyen con l’obiettivo di poter riaprire ai viaggi internazionali all’interno dell’area Shengen, ma non solo. Un documento di viaggio che comprenderà tre diverse tipologie di certificati: certificati di vaccinazione, certificati di test (test NAAT/RT-PCR o test rapido antigenico) con esito ovviamente negativo e certificati per persone che sono guarite dal Covid-19. Questo per prevenire la discriminazione verso le persone che non sono state vaccinate, per diversi motivi.
Quando gli Italiani possono venire in USA
probabilmente a settembre ,ha detto il dott. Fauci