La tecnologia non è innocua
Sta facendo discutere quanto accaduto ad alcuni elettrodomestici digitali negli Stati Uniti. Sky Tg24, ad esempio, racconta di un uomo di nome Daniel che si è sentito chiamare “negro” dal proprio aspirapolvere. Ovviamente ha avuto bisogno di qualche istante per capire da dove provenisse la voce e cosa fosse accaduto. Banalmente, l’aspirapolvere robot era stata hackerata.
Cosa che può accadere molto facilmente per aspirapolveri Ecovacs, ma non solo. In questo caso gli hacker hanno voluto prendersi gioco, seppur in forma deprecabile, del proprietario. Eppure i rischi possono essere significativamente maggiori. Basti pensare che cyber criminali potrebbero accedere alle videocamere di diversi dispositivi (non ci riferiamo ovviamente solo alle aspirapolveri), carpendo le immagini delle nostre abitazioni.
Come riporta La Stampa, giusto per citare qualche altro esempio, a Los Angeles un robot ha iniziato a inseguire un cane. A El Paso, in Texas, un individuo è stato invece insultato dal proprio elettrodomestico. Discorso simile in Minnesota, dove un avvocato ha scoperto suo malgrado che il figlio era stato oggetto di insulti razzisti. Particolare scalpore aveva destato nel dicembre 2022 il caso di una donna ripresa da un iRobot Roomba mentre si trovava sul proprio WC. La foto aveva fatto addirittura il giro dei social.
Il problema è che disponiamo ormai tutti di numerosi dispositivi digitali. Dal pc al telefonino, passando per le smart TV e, appunto, gli elettrodomestici. Ciò senza aver avuto una formazione adeguata in termini di sicurezza e neutralizzazione delle minacce. Con la conseguenza di essere sempre più esposti agli attacchi di soggetti ostili. Un tema che abbraccia anche la sicurezza nazionale, vista la diffusione di massa di tali dispositivi. Intanto occorre che ognuno di noi, nel suo piccolo, investa in formazione e sia consapevole della posta in gioco. Il rischio, infatti, è che dai nostri elettrodomestici possano giungere danni ben più gravi di un insulto.