Trump: “Il Kazakistan ha aderito agli Accordi di Abramo”

Ieri il Presidente Trump ha ricevuto alla Casa Bianca i rappresentanti dei 5 Paesi centrasiatici. Il tycoon ha annunciato l'adesione agli Accordi di Abramo del Kazakistan, che diventerebbe il primo Paese a farlo durante il suo secondo mandato. A strettissimo giro, assicura Trump, si aggiungeranno altri Stati.

Trump

Aumentano le adesioni per gli Accordi di Abramo

Donald Trump prova a mettere ordine in uno scenario internazionale, da lui ereditato, contraddistinto da tensioni e guerre senza fine. Dopo aver costretto Israele e Hamas ad accettare il cessate il fuoco (che il tycoon considera definitivo) prosegue l’impegno per spegnere l’incendio mediorientale. In tale strategia rientra, ovviamente, l’estensione degli Accordi di Abramo tra Paesi musulmani e Israele, forse il risultato più significativo del suo primo mandato per quanto concerne la politica estera.

Una strada che Trump vuole continuare a percorrere, allargando la lista dei Paesi aderenti. Certo, l’obiettivo prioritario resta quello di coinvolgere gli Stati del Golfo e del Levante. Ciò, tuttavia, non impedisce a Trump di esultare per l’ingresso di un Paese particolarmente rilevante, sia per la ricchezza del suo sottosuolo che per la posizione strategica. Ci riferiamo al Kazakistan. Il gigante centrasiatico, infatti, secondo quanto dichiarato ieri dallo stesso Trump, ha confermato al tycoon di voler aderire agli Accordi di Abramo.

L’annuncio di Trump è avvenuto a margine dell’incontro alla Casa Bianca con i rappresentanti di Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan. Oltre ad Astana, Trump ha spiegato che anche altri dei Paesi presenti all’incontro aderiranno agli Accordi di Abramo. “Presto annunceremo alcuni Paesi molto importanti”, ha assicurato.

Il Presidente USA si è poi concentrato sull’importanza strategica dell’Asia Centrale. I predecessori alla Casa Bianca, secondo Trump, non avrebbero profuso i dovuti sforzi nel rafforzare i legami con questa regione. “Pochi altri leader possono competere con quelli qui presenti: l’Asia centrale è una regione magnifica e forte”, ha dichiarato il tycoon. Un errore cui l’amministrazione repubblicana intende assolutamente riparare.

“Abbiamo discusso il nostro legame con questa regione così importante: rafforzeremo le nostre partnership economiche e rafforzeremo la cooperazione nel campo della sicurezza”, ha promesso.

Russia e Cina, insomma, sono avvisate.

 

 

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