Caccia all’uomo a New York, dove la polizia è sulle orme di uno sconosciuto che ha dato alle fiamme un 45enne la scorsa notte.
L’episodio, verificatosi tra le 3 e le 4, è avvenuto in uno dei luoghi simbolo della Grande Mela: l’iconica Times Square.
L’aggressione a Times Square
Sono stati gli utenti del traffico ad allertare le forze dell’ordine, dopo aver notato la vittima, Mark Whyte, completamente avvolta tra le fiamme, tra la West 41st Street e la Seventh Avenue, in pieno centro.
Gli agenti sono intervenuti poco dopo. Un video pubblicato sui social media mostra la vittima in ambulanza con ustioni visibili su corpo, sul collo e sul viso. Whyte è stato trasportato d’urgenza al NewYork-Presbyterian Cornell Hospital. I medici sono riusciti a salvargli la vita: le sue condizioni, ora, sono ritenute stabili.
L’aggressore del 45enne, al momento è ancora a piede libero. Stando alle prime indiscrezioni, i due uomini si conoscevano.
Secondo le testimonianze raccolte dalla polizia, prima dell’aggressione, i due avevano avuto una discussione sfociata ben presto in una lite molto più violenta.
Sembrerebbe che per bruciare vivo Whyte, lo sconosciuto abbia utilizzato della tequila Patron, con la quale ha cosparso il corpo della vittima, appiccando poi il fuoco con un accendino.
L’uomo si è poi allontanato velocemente dalla scena, facendo perdere momentaneamente le proprie tracce. La vittima, invece, ha iniziato a correre verso ovest in cerca d’aiuto. Fortunatamente, un passante è sceso dalla propria auto imbracciando un estintore a polvere. Probabilmente, senza il suo intervento, Whyte sarebbe morto carbonizzato.
Cittadini preoccupati: “New York sempre più pericolosa”
“Times Square è sempre più spaventosa, almeno fino alle 9 del mattino”, hanno affermato alcuni newyorkesi dopo la terribile vicenda. “Non ci sono poliziotti in questi isolati e lungo queste strade laterali. Sono solo sui viali principali e danno indicazioni soltanto ai turisti”.
La violenza di strada sarà probabilmente il tema dominante delle elezioni del sindaco di New York di quest’anno, con uno dei candidati, l’ex governatore dello stato Andrew Cuomo, che ha definito la città “fuori controllo”.
Negli ultimi mesi, in città vi sono stati episodi alquanto simili a quello di Times Square, che hanno avuto conseguenze decisamente più tragiche.
A fine dicembre, Debrina Kawam, 57 anni, venne bruciata viva mentre stava riposando su un vagone della metropolitana, presso la stazione di Coney Island-Stillwell Avenue.
L’assassino, Sebastian Zapeta, originario del Guatemala, aveva ancora l’accendino in tasca quando è stato arrestato dalla NYPD.
Poche settimane dopo, invece, un piromane del Queens, Skky Ifidu, tentò di bruciare un mucchio di spazzatura su un treno della linea J, dove stava riposando un passeggero.
Una emergenza criminalità che tiene sotto scacco la città.