Sigarette elettroniche, nocive o utili per smettere di fumare?
Sin dalla loro introduzione, le sigarette elettroniche sono diventate oggetto di intenso dibattito. Rappresentano un fattore positivo, aiutando a smettere di fumare, oppure nocivo, facendo abbassare la guardia sui loro effetti? La vexata quaestio si arricchisce in questi giorni di un nuovo elemento. A riaprire la questione, infatti, una ricerca condotta dall’Università del Nebraska – Lincoln.
I risultati di questo studio sullo svapo sono stati pubblicati sulla rivista Tobacco Control, mentre in Italia la notizia è stata ripresa dall’AGI. Secondo l’ateneo americano, esso rappresenterebbe un serio rischio per la salute. Come recita l’abstract “sono stati rilevati metalli negli aerosol e nei liquidi delle sigarette elettroniche”. I biomarcatori urinari di chi fa uso di sigarette elettroniche sarebbero maggiormente connotati dalla presenza di metalli quali cadmio, piombo e uranio.
Lo studio
La ricerca è stata condotta su 200 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni. Di questi, 65 hanno dichiarato un uso occasionale, 45 un uso intermittente e 81 un uso frequente. Coloro che facevano un utilizzo più intensivo delle sigarette elettroniche hanno registrato livelli di metalli nelle urine più elevati. Allarmanti le conclusioni dello studio: “Lo svapo nei primi anni di vita – spiegano i ricercatori – potrebbe aumentare il rischio di esposizione ai metalli, danneggiando potenzialmente lo sviluppo del cervello e degli organi. Le normative sullo svapo dovrebbero salvaguardare la popolazione giovanile dalla dipendenza e dall’esposizione ai metalli”.
Come è noto, l’introduzione dell’e-cig ha significativamente cambiato le abitudini degli adolescenti. Negli USA queste costituiscono da tempo la principale modalità di consumo di nicotina tra i giovani. Appena nel 2019 le sigarette elettroniche hanno superato tutte le altre modalità di consumo di tabacco messe insieme. Ecco dunque che l’allerta deve rimanere alta, per evitare di abbassare la guardia su un tema che potrebbe presentare negli anni un conto molto salato.