Schlein: “Gravissimo il silenzio di Meloni”
Questa mattina la segretaria Elly Schlein ha tenuto la sua relazione di fronte alla direzione nazionale del Partito Democratico. Circa un’ora è durato il discorso dell’esponente di via del Nazareno (per chi volesse ascoltare l’intervento integrale rimandiamo al presente link).
In uno scenario che vede i partiti di sinistra sempre più marginalizzati in diversi Paesi europei (e l’Italia non fa certo eccezione), Schlein ha nuovamente attaccato il governo Meloni per la vicinanza alla nuova amministrazione USA.
Una vicinanza che preannuncia cambiamenti radicali anche nel vecchio continente e che è considerata da molti analisti e commentatori un vantaggio considerevole della premier nei confronti di molti suoi colleghi UE. Così, mentre il PD perde una sponda dopo l’altra da entrambe le parti dell’Atlantico, il centrodestra può beneficiare di una partnership molto solida con il duo Trump-Musk.
Ecco dunque che, a differenza di Conte, Schlein prende di mira il tycoon. “L’UE non potrà più contare sull’affidabilità della partnership degli USA – dichiara – almeno per il tempo della presidenza Trump, che anche ieri è tornato all’attacco dell’UE. È gravissimo che Meloni non abbia detto una parola su questo, in tutti questi giorni”.
Ieri il secondo anniversario della vittoria alle primarie
Meloni, secondo Schlein, sarebbe nientemeno che la “vassalla di un progetto di disgregazione europea”. I dazi di Trump, invece, sono alla base di “una guerra commerciale” che verrà pagata dalle imprese e dai lavoratori italiani.
Il termine “vassalla”, del resto, Schlein l’aveva affibbiato a Meloni già sabato scorso, durante la trasmissione Accordi e Disaccordi, in onda sul Nove. Meloni “è già diventata una vassalla – aveva detto in tale occasione – cioè una che non è in grado di difendere gli interessi italiani e gli interessi europei, davanti a questo attacco frontale di Trump che dice che l’Europa non può nemmeno sedersi al tavolo per negoziare una pace giusta per l’Ucraina”.
Ieri la Schlein ha festeggiato il secondo anniversario della vittoria alle primarie del 26 febbraio 2023. Tra pochi giorni, invece, ricorre la sua nomina ufficiale da parte dell’Assemblea nazionale, avvenuta il 13 marzo dello stesso anno. Finora è stata costretta ad assistere alle quasi ininterrotte vittorie del centrodestra. Il futuro ci dirà se il suo modo di fare opposizione riuscirà prima o poi a invertire la rotta.
