Salvini: “L’omicidio di Kirk è uno spartiacque, odio sinistra dilaga”

In un'intervista al Corriere della Sera, il leader leghista confessa di non aver mai provato uno sgomento simile. Salvini rivela di aver pianto per la morte di Kirk.

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Salvini: “Rabbia e cattiveria esibite senza vergogna”

L’omicidio di Charlie Kirk rappresenta uno spartiacque. Non tanto per l’identità della vittima (purtroppo nella storia non si contano gli assassinii politici), ma per lo sdoganamento della violenza che una parte significativa della sinistra, non solo quella radicale, sta mettendo in campo. Pullulano infatti giustificazioni o attenuanti, quando l’unica reazione possibile dovrebbe essere una condanna unanime. Sul tema, non a caso, è intervenuto il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Lo ha fatto ieri nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. “Quello che sta accadendo mi ha colpito come mai mi era accaduto. Mai, da trent’anni a oggi. C’è un prima e un dopo”, ha esordito l’esponente del Carroccio, che ha anche raccontato di aver pianto per la morte di Kirk.

A colpirlo, oltre all’omicidio in sé, sono state le reazioni. “Da una parte quella commovente degli studenti riuniti in preghiera in tanti campus, anche lontani. Dall’altra, il fiume di rabbia e cattiveria non più nascosta, esibita con il sorriso e senza vergogna”, ha contrapposto il leader leghista.

Bersaglio polemico di Salvini coloro che, oltre a non aver speso una parola per condannare l’omicidio, hanno provato anche a dare la colpa alla vittima.

Persone poco equilibrate possono esserci in ogni schieramento, è vero. “Ma è la prima volta – precisa Salvini – che si tocca con mano un odio e una soddisfazione per la morte di un giovane padre da anni bui. Questo può essere un episodio che cambia la storia, come ha detto la vedova di Charlie Kirk. Ma c’è anche la speranza: ho pianto vedendo i ragazzi che pregavano insieme”.

“Se una parte della sinistra legittima la violenza nei confronti di chi non la pensa come lei vivremo giorni difficili”, ha messo poi in guardia.

Salvini annuncia inoltre di voler portare tali riflessioni nelle scuole. Non solo, la stessa Pontida cambierà. “È necessario che diventi un momento di riflessione sul coraggio contro la paura, sulla libertà contro la violenza”, ha affermato.

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