Israele sempre più isolato
Il protrarsi dell’operazione militare nella striscia di Gaza isola sempre di più Israele e il governo Netanyahu. La carneficina e il dramma dei profughi palestinesi hanno fatto breccia anche nei Paesi occidentali. Non a caso persino alleati di ferro come Stati Uniti e Inghilterra stanno facendo pressioni su Gerusalemme affinché fermi l’offensiva. Contro lo Stato ebraico è arrivata a pronunciarsi anche la popolare rockstar Roger Waters, cofondatore dei leggendari Pink Floyd.
Intervistato dall’emittente qatariota Al Jazeera, Waters ha espresso la propria indignazione per quanto sta accadendo al confine con l’Egitto. “Quello a cui stiamo assistendo è incredibile – ha commentato – ogni mattina ci svegliamo sbalorditi e disgustati da quello che l’entità sionista sta commettendo, un genocidio […] Nessuno di noi sa cosa fare: la portata, l’enormità del crimine che Israele sta commettendo è così grande che è difficile capacitarsene e immaginare come rispondere”.
L’intransigenza di Netanyahu e il legame di Roger Waters con l’Italia
Parole che stanno già facendo il giro del mondo. Sicuramente non influiranno sulle scelte di Gerusalemme ma segnalano un malessere diffuso e profondo dell’opinione pubblica. Tanto più che Netanyahu continua a opporsi con forza alla nascita di uno Stato palestinese. Con tali premesse una soluzione negoziale del conflitto israelo-palestinese risulta semplicemente impossibile. Un’intransigenza e insensibilità speculari a quelle dimostrate da chi ha progettato e realizzato il tragico blitz del 7 ottobre.
Lasciando da parte il dramma mediorientale riportiamo una curiosità storica che lega proprio Roger Waters all’Italia. Il padre del musicista morì il 18 febbraio 1944 durante la battaglia di Aprilia, evento successivo allo sbarco angloamericano ad Anzio e Nettuno, sulla costa laziale. Eric Fletcher Waters era un Sottotenente dell’8° Royal Fusiliers, aveva trent’anni e il suo corpo non venne mai trovato.
Quando la moglie ricevette la notizia, il loro figlio Roger aveva appena cinque mesi di vita. Il musicista britannico ha mantenuto un rapporto molto stretto con l’Italia e con Aprilia, in provincia di Latina. Dieci anni fa partecipò anche all’inaugurazione del monumento in memoria del suo genitore e di tutti i caduti senza sepoltura della Seconda guerra mondiale. Sulla morte del padre scrisse anche una celebre canzone, dai toni polemici verso la guerra, “When the tigers broke free”.
