Protocollo d’Intesa tra gli avvocati italo-americani e l’Ordine di Napoli
L’Ordine degli Avvocati di Napoli e Niaba, l’associazione nazionale degli avvocati italo-americani con sede a Washington D.C., hanno firmato nei giorni scorsi un importante protocollo d’intesa. L’accordo è stato sottoscritto nella sede partenopea dell’Ordine e ha visto la presenza di illustri personalità del mondo forense. Tra queste, Carmine Foreste, presidente del Foro napoletano, del vicepresidente e socio onorario Niaba Gabriele Esposito, di Antonella Brancaccio e Paul Finizio in rappresentanza del Niaba e dei consiglieri del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Roberta Nobile e Giuseppe Landolfo.
L’obiettivo del protocollo d’intesa è quello di favorire gli interscambi professionali e culturali tra gli iscritti delle due realtà. Un modo per creare e rafforzare le relazioni professionali tra i professionisti italiani e quelli italo-americani.
Antonella Brancaccio: “Un risultato che parte da lontano”
Al nostro giornale, Antonella Brancaccio, Consigliere Niaba dal 2018 e Responsabile per i rapporti internazionali, ha raccontato come è nato e si è consolidato il rapporto tra l’Ordine forense di Napoli e il Niaba: “Quello dei giorni scorsi è frutto di un lungo lavoro – ha detto Brancaccio – Già nel 2019 una delegazione Niaba aveva visitato il Consiglio dell’Ordine. Un rapporto, quello tra gli avvocati italo-americani e la città partenopea, rafforzato dalla conferenza biennale del Niaba nel 2022. Conferenza tenutasi appunto a Napoli e che ho avuto l’onore di organizzare. Una tre giorni d’incontri istituzionali, corsi di aggiornamento e di proficue interrelazioni tra professionisti del settore forense”.
“All’epoca il presidente era Antonio Tafuri – racconta Brancaccio – dimostratosi molto disponibile verso il rafforzamento delle relazioni bilaterali, una sensibilità comune al vicepresidente Gabriele Esposito, che proprio in quell’occasione fu nominato membro onorario del Niaba”.
I passi successivi
“La conferenza biennale successiva si è tenuta a Bologna nel 2024 – prosegue Brancaccio – Nonostante ciò, Napoli non è mai passata in secondo piano. Basti pensare che nel febbraio dell’anno precedente ho avuto modo d’incontrare l’allora presidente Titti Troianiello e, nel giugno del medesimo anno, mi sono confrontata, ancora una volta positivamente, con il successore, nonché attuale presidente, Carmine Foreste. Questi si è dimostrato da subito interessato al progetto muovendosi tempestivamente per rafforzare le relazioni bilaterali. In una seduta del Consiglio dell’Ordine mi ha nominata delegata per le relazioni con gli Stati Uniti, proprio per operare in tale ottica”.
“Eccoci dunque giunti alla firma nei giorni scorsi del protocollo d’intesa tra Niaba e l’Ordine degli Avvocati di Napoli. Questo rappresenta solo un primo passo, seppur importante, per stabilire contatti sempre più intensi e collaborazioni sempre più proficue per entrambe le sponde dell’Atlantico. Il presidente, a cui spetterà continuare a coltivare questo rapporto, è stato già invitato ai prossimi consigli del Consiglio dell’Ordine. Questi si terranno ad ottobre in via virtuale, a febbraio 2025 a Naples (Florida) e a giugno 2025 a Los Angeles”.
Brancaccio: “La priorità è la valorizzazione dei giovani”
“La mia impressione, confermata anche dai fatti di questi giorni, è che l’attuale Consiglio sia molto determinato a riallacciare e potenziare quei contatti che non è stato possibile valorizzare in precedenza, complice anche la pandemia. Fondamentale proseguire su questa strada. L’obiettivo è infatti quello di offrire ai giovani nuove prospettive e opportunità. Far comprende come oltre l’ambito locale esista un mondo in continuo movimento e da cui è possibile imparare molto”.
“Da giovane avvocato sono andata via da Napoli – ricorda Brancaccio – e le esperienze fatte negli Stati Uniti mi hanno aperto un nuovo mondo. Mi reputo fortunata ad aver avuto tale possibilità, che mi ha arricchito sotto molteplici aspetti. Vorrei, e sento come un dovere, quello di offrire ai nostri giovani avvocati opportunità simili, valorizzanti sia in termini professionali che umani”.
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