Pensionati all’estero: gli obblighi previsti
Sono oltre 310mila le pensioni pagate dall’Inps all’estero, per un esborso complessivo di circa 1,75 miliardi di euro. Dal 20 marzo scatteranno gli accertamenti dell’esistenza in vita per il biennio 2025 e 2026. A occuparsene sarà Citibank, a cui l’Inps ha demandato i pagamenti per i pensionati all’estero. L’ente previdenziale lo ha reso noto con il messaggio n.890 del 13 marzo.
I controlli avverranno in due fasi. La prima inizierà il 20 marzo. A partire da quella data, infatti, Citibank invierà delle lettere in cui indicherà ai destinatari la documentazione da presentare. Questa prima fase riguarderà i pensionati italiani che risiedono nelle Americhe, in Asia, in Estremo Oriente, in Scandinavia e nell’Est Europa.
I pensionati all’estero appartenenti a tale gruppo avranno tempo fino al 15 luglio per rispondere alle lettere inviate da Citibank, fornendo la documentazione richiesta. In caso di mancata risposta la pensione dell’agosto 2025 dovrà essere ritirata di persona presso la locale filiale di Western Union. Qualora la documentazione non venisse presentata neanche entro il 19 agosto il pagamento della pensione verrebbe bloccato. Ciò in via cautelativa, fino alla regolarizzazione della posizione.
La seconda fase scatterà invece da settembre, durando fino al gennaio 2026. In questo caso a essere interessati saranno i pensionati all’estero residenti in Africa, Oceania e nella maggior parte dei Paesi europei. Il 17 settembre partiranno le lettere di Citibank, con i pensionati che avranno tempo fino al 15 gennaio per rispondere. Coloro che non produrranno la documentazione richiesta, potranno ritirare la rata di febbraio personalmente, presso la locale filiale di Western Union. A partire dal 19 di quel mese, tuttavia, il pagamento della pensione sarà temporaneamente sospeso.
Come specifica Qui Finanza esistono dei casi in cui si è esenti da tale passaggio. “Esenti dai controlli sono i pensionati che risiedono in Paesi in cui operano Istituzioni previdenziali con cui l’Ente ha firmato accordi di collaborazione per lo scambio di informazioni sui decessi, come: la Deutsche Rentenversicherung (DRV) tedesca; l’Ufficio Centrale di Compensazione (UCC) svizzero; lo Zaklad Ubezpieczen Spolecznych (ZUS) polacco; la Caisse Nationale d’Assurance Vieillesse (CNAV) francese; il Service fédéral des Pensions (SFP) belga; la Sociale Verzekeringsbank (SVB) e l’Uitvoeringsinstituut Werknemersverzekeringen (UWV) olandesi; il Centrelink australiano”.
Pensionato avvisato mezzo salvato.