Il nome scelto da Robert Francis Prevost, Leone XIV, evoca forza, autorità e una certa continuità simbolica con la tradizione. Da Leone I, detto Magno, che fermò Attila, fino a Leone XIII, capostipite della dottrina sociale della Chiesa, vediamo quali sono i predecessori del Papa americano. Un viaggio che parte dalla tarda antichità e arriva fino ai giorni nostri.
Leone I (440-461): Il Magno
Leone I è il primo Papa a essere ricordato con l’appellativo di “Magno” (il Grande), titolo condiviso solo con Gregorio I. Difensore dell’ortodossia cristiana, è celebre per aver fermato Attila alle porte di Roma nel 452, trattando con il re degli Unni in un incontro passato alla leggenda. Fu anche un importante teologo, la cui Lettera a Flaviano fu fondamentale per il Concilio di Calcedonia.
Leone II (682-683)
Di origini siciliane, Papa Leone II fu un pontefice di breve regno ma si distinse per il suo impegno nella riforma liturgica e per la promozione della musica sacra. Confermò il Concilio di Costantinopoli III, condannando l’eresia monotelita.
Leone III (795-816)
Sotto Leone III, il papato rafforzò la sua alleanza con i Franchi. Fu lui, infatti, a incoronare Carlo Magno come Imperatore del Sacro Romano Impero la notte di Natale dell’800, un evento che cambiò la storia europea e segnò il legame tra papato e impero.
Leone IV (847-855)
Fu un pontefice attivo nella difesa di Roma dalle incursioni saracene. Fortificò la città e fu l’ideatore della Città Leonina, nucleo dell’attuale Vaticano. Durante il suo pontificato, la battaglia di Ostia rappresentò una delle rare vittorie navali cristiane contro i musulmani del tempo.
Leone V (903)
Il pontificato durò appena un mese. Fu deposto e imprigionato da Cristoforo, un antipapa. La sua figura resta avvolta nel mistero a causa della scarsità di fonti attendibili.
Leone VI (928) e Leone VII (936-939)
Entrambi furono pontefici del periodo noto come “Saeculum obscurum”, un’epoca di grande instabilità e influenze nobiliari romane sul soglio pontificio. I loro pontificati furono brevi e poco incisivi sul piano storico.
Leone VIII (963-965)
Figura controversa, Leone VIII fu prima antipapa e poi Papa legittimo, in una fase di duri scontri tra papato e impero. Venne eletto dall’imperatore Ottone I dopo la deposizione di Giovanni XII.
Leone IX (1049-1054)
Papa riformatore, Leone IX tentò di ridare dignità e autorevolezza alla Chiesa, lottando contro simonia e concubinato del clero. Il suo pontificato è legato anche al doloroso scisma del 1054 con la Chiesa d’Oriente, benché avvenuto dopo la sua morte.
Leone X (1513-1521)
Figlio di Lorenzo il Magnifico, Giovanni de’ Medici divenne Leone X e rappresentò l’apice del Rinascimento in Vaticano. Mecenate delle arti, il suo papato fu segnato dall’inizio della Riforma protestante e dallo scontro con Martin Lutero.
Leone XI (1605)
Con soli 27 giorni di pontificato, quello di Leone XI è uno dei pontificati più brevi della storia. Era zio di Maria de’ Medici e la sua elezione fu fortemente voluta dalla Francia. Morì probabilmente di polmonite.
Leone XII (1823-1829)
Pontefice austero e conservatore, cercò di rafforzare l’autorità morale della Chiesa dopo il periodo napoleonico, favorendo una restaurazione dei valori tradizionali e della disciplina ecclesiastica.
Leone XIII (1878-1903)
Uno dei grandi papi moderni. Filosofo e riformatore, pubblicò la celebre enciclica Rerum Novarum (1891), considerata l’atto di nascita della dottrina sociale della Chiesa. Fu il primo Papa ad affrontare con chiarezza le sfide del mondo industriale e del pensiero moderno, segnando una nuova fase nel dialogo tra Chiesa e società.
Dal V secolo fino al Novecento, in sintesi, sono numerosi i pontefici con il nome Leone ad aver guidato la barca di Pietro in momenti cruciali. Alcuni sono passati alla storia come grandi leader spirituali, altri hanno lasciato un’impronta più modesta, ma insieme compongono un mosaico affascinante di storia, potere e fede. Il nome “Leone”, con la sua forza simbolica, ha attraversato secoli di cristianesimo, accompagnando il papato nelle sue sfide più ardue. Che dunque il nuovo Leone XIV sappia fare altrettanto in un tornante storico non meno complesso come quello attuale.
